Atti del Comune sotto la lente d'ingrandimento: "Meno irregolarità del passato"
Ad affermarlo è il segretario generale dell'Ente, Mario D'Amelio, fornendo precisazioni sui rilievi scaturiti dalla relazione semestrale sul controllo di gestione
Tra il 2013 e il 2016 è dimostrata una "tendenza complessiva al ridursi dei rilievi di irregolarità" degli atti prodotti dal Comune di Bari, "dato importante per attribuire il giusto peso alle rilevazione del I semestre 2016”, dalla quale era emersa, dopo una verifica a campione, una non conformità del 47% dei provvedimenti licenziati. A precisare il tutto è il segretario generale del Comune di Bari, Mario D'Amelio, puntualizzando sui risultati dei rilievi di controllo interno, resi noti nei giorni scorsi: "Non si tratta di procedimenti repressivi - spiega - ma devono essere intesi come esercizio di attività d’indirizzo agli uffici, in funzione di autocorrezione e miglioramento della gestione".
I principali 'difetti' riscontrati negli atti riguardano "motivazioni esistenti ma non perfettamente strutturate, nella misura del 31% circa" ma anche la compilazione della scheda "trasparenza" allegata ai provvedimenti regolarmente pubblicati (24%) e il "rispetto dei termini di procedimento", ovvero la "difficoltà delle strutture di cercare di rendere più spedite le procedure, registrati nella misura del 19% circa dei casi esaminati".
"Il controllo successivo di regolarità - aggiunge infine D'Amelio - è solo un aspetto del vasto sistema di controlli interni previsto dall’ordinamento e s’inserisce in un più vasto ciclo di rapporti collaborativi con le strutture comunali. Tali strutture hanno risposto positivamente alle numerose circolari e direttive inviate dal mio ufficio a seguito dei citati controlli.