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Concorso Regione Puglia, mozione dei consiglieri Pdl-Fi: "E' una truffa"

L'iniziativa del gruppo consiliare annunciata oggi in conferenza stampa. I consiglieri dell'opposizione attaccano: "Un concorso spot pensato per la campagna elettorale"

Dopo le perplessità e le richieste di chiarimenti avanzate dai consiglieri regionali di Realtà Italia, ad esprimere dubbi sul concorso per l'assunzione di 200 funzionari indetto dalla Regione Puglia è anche il gruppo consiliare Pdl-Fi, che stamattina ha convocato una conferenza stampa per illustrare le anomalie relative a quello che viene definito "un concorso-truffa che crea illusioni nei giovani e nei disoccupati in un momento delicato di crisi economica e occupazionale".

Il capogruppo Ignazio Zullo ha presentato una mozione che muove dal mancato intervento, sul tema, da parte del segretario regionale del PD esortato dal vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Maniglio ad assumere una posizione di difesa dei principi costituzionali di uguaglianza e di parità di condizioni di accesso per tutti i cittadini nella valorizzazione del merito, nel momento in cui è stato pubblicato il concorso, bollato dallo stesso Maniglio come "concorso con il trucco".

Nella mozione si chiede di procedere con immediatezza alla revoca ed alla rivisitazione del bando prevedendo pari condizioni di attribuzione dei punteggi per i partecipanti al concorso, di stabilire  prove differenziate per i funzionari amministrativi e tecnici, di qualificare, nell’ambito dei 70 posti per le funzioni tecniche, quanti sono da destinare alle varie professionalità tecniche, di ripubblicare il bando solo se il calcolo della spesa necessaria per le assunzioni rientra nel limite di spesa imposto dalle leggi finanziarie e di eliminare la ‘gabella’ per la partecipazione al concorso dei 20euro che “non dà una buona immagine della ‘Puglia migliore’ di Vendola in un’Italia che da molti anni ha eliminato la marca da bollo pur di favorire la partecipazione ai concorsi”.

I consiglieri Erio Congedo, Roberto Ruocco, Antonio Scianaro, Nino Marmo, Giammarco Surico, Giuseppe Cristella e Arnaldo Sala, durante i loro interventi, hanno denunciato che si tratta di un “concorso-spot da campagna elettorale, in una Regione in cui in nove anni non è stata data alcuna risposta al mercato del lavoro e in cui la disoccupazione giovanile ha superato la soglia del 40%. Non è possibile fare un concorso – hanno continuato –   in assenza di una copertura finanziaria destinata o a vanificare il concorso stesso o a scaricarsi su un bilancio autonomo della Regione già di per sé in grave sofferenza. Ma quel che è ancor più grave - hanno rilevato - è che ci troviamo in una Regione che non ha una pianta organica per poter calcolare il numero effettivo dei posti vacanti, da colmare come previsto dalla legge attraverso le procedure di mobilità extra-regionale, che devono obbligatoriamente precedere i bandi che mettono a concorso i posti non ricoperti. Per tirare le somme – hanno concluso - sono tutti validi i sospetti di un’operazione elettoralistica, volta da una parte a rinnovare le promesse inevase e dall’altra ad ingannare migliaia di giovani ‘disperati’”.

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