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Consiglio comunale, Di Rella rieletto presidente: "Mie dimissioni una denuncia. Non sarò solo notaio"

Riconfermato nel ruolo di presidente del Consiglio comunale, come auspicato dal sindaco Decaro, ma striglia giunta e colleghi sul funzionamento dell'assise: "C'erano e restano cose che non vanno". E annuncia un 'ruolo' diverso nei lavori dell'aula

Alla fine, la linea auspicata e annunciata dal sindaco Decaro è stata seguita: il Consiglio comunale, con 28 voti a favore e 8 astenuti, ha rieletto come presidente Pasquale Di Rella, dimessosi pochi giorni fa dal suo incarico

Un gesto le cui ragioni sono state spiegate in aula dallo stesso Di Rella, in apertura della seduta convocata questo pomeriggio. Un intervento in cui il consigliere Pd ha voluto smontare le "dietrologie" seguite alle sue dimissioni: nessun "complotto", nessuna 'mira' a nuovi incarichi, precisa ricordando come già all'inizio della consiliatura Decaro gli avesse proposto il ruolo di vicesindaco, da lui rifiutato. Parla invece della necessità di "aprire un confronto e una discussione", elencando "tutto ciò che non ha funzionato in questi mesi" e che lo ha condotto al gesto forte delle dimissioni come atto di denuncia. 'Striglia' assessori e consiglieri, Di Rella, stigmatizzando il comportamento di esponenti della giunta che disertano le audizioni delle commissioni consiliari, ma anche di un consiglio che si ritrova con ordini del giorno di 70 punti, e che "per una ragione o per l'altra non riesce a produrre quegli atti che la città attende", come il regolamento sulla videosorveglianza.

"Di Rella denuncia quello che noi sosteniamo da tempo", ribadisce nei vari interventi l'opposizione (i cui consiglieri annunciano in larga parte l'astensione), puntando il dito contro una maggioranza e una giunta "in crisi", incapaci di governare la città. Dalla maggioranza il capogruppo PD Bronzini, ribadendo l'invito lanciato a inizio seduta dal sindaco, rinnova l'indicazione a votare Di Rella, pur sottolineando che "l'intero Consiglio e l'amministrazione dovranno farsi carico dei richiami" esposti dal presidente dimissionario.

Ed è lo stesso Di Rella, tornato sullo scranno più alto dell'aula Dalfino dopo la votazione, a ribadire che "c'erano sicuramente cose che non vanno e ci sono ancora", ricordando che la rinnovata fiducia espressa dai colleghi "non cancella le ragioni che hanno portato alle dimissioni", ma auspicando che la rielezione sia il segno "di un impegno" da parte di sindaco, giunta e consiglieri a prendere atto e a porre rimedio ai rilievi mossi. Infine, Di Rella fa anche chiarezza sul suo ruolo, annunciando che d'ora in avanti non rinuncerà - in linea con quanto consentito dal regolamento - a partecipare in maniera attiva ai lavori dell'aula. "La mia astensione era un atto di rispetto verso un supporto pressochè unanime ricevuto", ha spiegato in merito alla posizione finora nelle votazioni, ma ora, dice, "Sarò il vostro presidente, ma voglio essere libero di essere più utile alla città", "Non voglio essere più solo un notaio ma protagonista di una proposta positiva alla città di Bari", annunciando che non esiterà ad esprimersi nel merito delle proposte attraverso la votazione e, qualora necessario, anche presentando emendamenti.

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