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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Michelangelo Cavone è il nuovo presidente del Consiglio comunale: fumata bianca alla prima votazione

L'esponente del Pd succede a Pasquale Di Rella, dimessosi una settimana fa: sufficienti 24 voti. Maggioranza compatta, le opposizioni non hanno partecipato al voto

Ore di dibattito, confronti e polemiche, poi l'attesa votazione: Michelangelo Cavone è stato eletto nuovo presidente del Consiglio comunale. Sono stati sufficienti 24 voti (due sono andati a Francesca Contursi) per far terminare la 'contesa' alla prima tornata. Maggioranza compatta e opposizioni (centrodestra, M5S e parte del Misto) che non hanno dato il supporto, in alcuni casi non partecipando al voto uscendo dall'aula o non ritirando la scheda. Tra i sì determinanti, anche il sostegno di Livio Sisto (Ap), che ha annunciato, prendendo la parola, la sua preferenza all'esponente del Pd per la presidenza dell'Aula. Chiusa, dunque, in una settimana la partita cominciata con le dimissioni firmate da Pasquale Di Rella il 4 gennaio scorso

"Svolgerò l'incarico con equilibrio"

Cavone ha accettato l'incarico con emozione: "Vorrei ringraziare tutti i consiglieri comunali che mi hanno dato fiducia. L'aula ha voluto dare una prova di buona politica, che richiama tutti noi al servizio dei cittadini. E' un incarico prestigioso che mi onora e gratifica, ma allo stesso tempo gravoso che assumo con umiltà. Abbiamo una città grande ma dobbiamo renderla tutti più bella ed efficiente. Convocherò al più presto la conferenza dei capigruppo per discutere degli argomenti all'ordine del giorno. Sarà mio dovere assicurare l'equilibrio che il presidente del Consiglio deve garantire nel suo ufficio". 

Battibecchi tra maggioranza e opposizione

Una seduta abbastanza tesa, piena di battibecchi e botta e risposta tra maggioranza e opposizione (ma anche tra esponenti del centrodestra come Di Paola e Carrieri), cominciata con diverse sottolineature dell'ex presidente Pasquale Di Rella sull'orario d'inizio dei lavori e nel corso della lunga mattinata, non ultima proprio dopo l'elezione di Cavone. Puntualizzazioni procedurali e non solo, segnalate dall'esponente passato al gruppo Misto e seduto per la prima volta tra i banchi di fronte a quelli della maggioranza. Di Rella ha espresso le ragioni del suo passo indietro sottolineando i "consigli litigiosi" e i tentativi "di stiracchiare le regole", ricordando anche l" 29 interrogazioni degli assessori con risposte in ritardo". Dal centrosinistra, oltre ai ringraziamenti per gli "otto anni di lavoro" con "competenza e imparzialità" , anche il rimarcare che "il processo di distacco alla maggioranza" avviato da Di Rella "era avvenuto da tempo". Il diretto interessato ha ribattuto seccamente: "Follia - ha affermato -, sono sempre stato a fianco di Decaro. Da parte mia non ci sarà alcun ostruzionismo". Sulla scelta di Cavone c'è stata un'evidente spaccatura tra i sostenitori della Giunta cittadina e il resto delle opposizioni: "Non vi è stato alcun confronto. Atteggiamento muscolare della maggioranza" ha attaccato il centrodestra, a cui ha riposto il centrosinistra, sottolineando "che non vi è alcuna dimostrazione di questo tipo e che la maggioranza esiste, è coerente e porterà a termine il mandato". Un appello alla concordia è arrivato dal sindaco Decaro, intervenuto in aula: "Invito i consiglieri a cercare intese fin dove è possibile. Ritengo opportuno ristabilire in aula una collaborazione che c'è già stata in passato". Cavone, nel suo discorso d'insediamento ha affermato che si dimetterà dal ruolo di consigliere delegato per i Trasporti della Città Metropolitana.

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