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"La Giunta è al corrente di quanto stia accadendo all'Oncologico di Bari?", l'interrogazione della consigliera M5S Laricchia

Richiesta di chiarimenti indirizzata al presidente della Regione Michele Emiliano e all’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco sullo stato di agitazione all'Istituto “Giovanni Paolo II”. La replica e le precisazioni della direzione della struttura sanitaria

La consigliera regionale del M5S Antonella Laricchia ha depositato un’interrogazione indirizzata al presidente della Regione Michele Emiliano e all’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco per richiedere chiarimenti sullo stato di agitazione all'Istituto oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari.

Laricchia elenca i motivi per cui la Fials ha proclamato lo scorso maggio lo stato di agitazione del personale dell’istituto. Tra questi vi sarebbero anche il ritardo nella procedura selettiva per gli incarichi di coordinamento, la mancata adozione del regolamento buoni past,  la situazione contrattuale del personale addetto al servizio Cup-ticket,  l'assegnazione "impropria" di attività di flussaggio in favore del personale addetto al servizio di pulizie, la mancata adozione di un atto deliberativo per le prestazioni aggiuntive rese dal personale medico ed infermieristico per le attività vaccinali anti Covid-19 nonché gli incarichi di alta specializzazione per la dirigenza medica.

“A questo - continua Laricchia - si aggiungono il decesso di alcuni pazienti nel 2020 per cause non correlate alla patologia oncologica motivante il ricovero ordinario e gli accertamenti tecnici sulla presenza di legionella, disposti dopo l'ulteriore morte di una paziente 66enne nel marzo scorso. La donna era una paziente oncologica ricoverata nel reparto dove è stata poi accertata la presenza del batterio nelle tubature ed è risultata positiva alla legionella”.  
L'Amministrazione dell'Oncologico di Bari è affidata al Commissario Straordinario Delle Donne, che attualmente è anche alla guida della Asl Bat, e, spiega il M5S, non ha il supporto di un Direttore Amministrativo: “Una situazione - conclude Laricchia - che potrebbe avere effetti negativi sulla gestione corrente dell'istituto e delle risorse umane, su cui ritengo debba essere fatta la massima chiarezza. Per questo voglio sapere dalla Giunta se sia a conoscenza di quanto sta accadendo all’Oncologico e se intenda intraprendere azioni sulle numerose problematiche segnalate”.

La replica del commissario Delle Donne 

Alle questioni sollevate da Laricchia risponde in una nota il commissario straordinario Alessandro Delle Donne. "Lo stato di agitazione del personale, proclamato a maggio dalla FIALS, di cui il presidente della Regione Michele Emiliano e l'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco sono stati tempestivamente e ampiamente informati, è stato in gran parte discusso, affrontato e gestito da questa direzione generale e, per quanto di competenza, è stato già oggetto di trattativa sindacale. I motivi che hanno portato la FIALS alla proclamazione dello stato di agitazione, tutti rivenienti dalla precedente amministrazione, sono stati trattati, già a fine giugno, al tavolo convocato in prefettura e, al momento, in buona parte superati, mentre sono in via di risoluzione alcuni punti che non attengono strettamente alla contrattazione sindacale collettiva. In merito alla presenza di legionella in uno dei reparti dell'Istituto, questa direzione generale ha messo in atto, fin dal primo momento, tutte le procedure di manutenzione anti-legionella, ordinarie e straordinarie previste. Anche di questo, sono stati tempestivamente e ampiamente informati sia il presidente Emiliano che l'assessore Lopalco, così come i lavoratori, le sigle sindacali e, per tramite della stampa, i pazienti, i loro familiari e quanti afferiscono anche occasionalmente all'Istituto. Si precisa, a riguardo, che tali interventi di manutenzione sono tuttora effettuati con una precisa periodicità e che, anche a seguito di tale episodio, la direzione sanitaria ha predisposto una serie ulteriore di interventi di monitoraggio e controllo sul rispetto dei protocolli di igiene e sicurezza, in tutti i reparti, finanche sulle date di scadenza dei farmaci sui carrelli d'emergenza e dei dispositivi di protezione individuale. La gestione corrente dell'Istituto e delle sue risorse umane è orientata, pertanto, alla massima prudenza, così da garantire per tutti, lavoratori e pazienti, i più alti standard di sicurezza. Tutto ciò si è resto possibile grazie alla disponibilità e al supporto del personale in servizio, anche in assenza del direttore amministrativo, che si è dimesso a fine giugno e il cui incarico, al momento, non è stato assegnato: procedura, questa, legittimamente prevista fra le prerogative del commissario straordinario'. 'Lo stato di agitazione del personale, proclamato a maggio dalla FIALS, di cui il presidente della Regione Michele Emiliano e l'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco sono stati tempestivamente e ampiamente informati, è stato in gran parte discusso, affrontato e gestito da questa direzione generale e, per quanto di competenza, è stato già oggetto di trattativa sindacale. I motivi che hanno portato la FIALS alla proclamazione dello stato di agitazione, tutti rivenienti dalla precedente amministrazione, sono stati trattati, già a fine giugno, al tavolo convocato in prefettura e, al momento, in buona parte superati, mentre sono in via di risoluzione alcuni punti che non attengono strettamente alla contrattazione sindacale collettiva. In merito alla presenza di legionella in uno dei reparti dell'Istituto, questa direzione generale ha messo in atto, fin dal primo momento, tutte le procedure di manutenzione anti-legionella, ordinarie e straordinarie previste. Anche di questo, sono stati tempestivamente e ampiamente informati sia il presidente Emiliano che l'assessore Lopalco, così come i lavoratori, le sigle sindacali e, per tramite della stampa, i pazienti, i loro familiari e quanti afferiscono anche occasionalmente all'Istituto. Si precisa, a riguardo, che tali interventi di manutenzione sono tuttora effettuati con una precisa periodicità e che, anche a seguito di tale episodio, la direzione sanitaria ha predisposto una serie ulteriore di interventi di monitoraggio e controllo sul rispetto dei protocolli di igiene e sicurezza, in tutti i reparti, finanche sulle date di scadenza dei farmaci sui carrelli d'emergenza e dei dispositivi di protezione individuale. La gestione corrente dell'Istituto e delle sue risorse umane è orientata, pertanto, alla massima prudenza, così da garantire per tutti, lavoratori e pazienti, i più alti standard di sicurezza. Tutto ciò si è resto possibile grazie alla disponibilità e al supporto del personale in servizio, anche in assenza del direttore amministrativo, che si è dimesso a fine giugno e il cui incarico, al momento, non è stato assegnato: procedura, questa, legittimamente prevista fra le prerogative del commissario straordinario".

*Ultimo aggiornamento ore 19.38

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