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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Ok del Consiglio regionale al bilancio: via libera con l'appoggio del Movimento 5 Stelle

L'approvazione a maggioranza dopo una lunga maratona notturna: 34 i voti favorevoli, inclusi quelli di quattro dei cinque consiglieri pentastellati. Centrodestra all'attacco: "Tra Emiliano e M5S un'alleanza basata sul tartufo"

E' arrivato nella notte, dopo una lunga maratona cominciata in mattinata, il via libera del Consiglio regionale al bilancio di previsione 2021 e al bilancio pluriennale fino al 2023. La manovra finanziaria da un miliardo e 150 milioni di euro ha incassato 34 voti favorevoli, quindi contrari. A votare a favore, insieme al centrosinistra, anche i consiglieri del Movimento 5 Stelle (assente Antonella Laricchia, che ieri è convolata a nozze), le cui ragioni sono state spiegate dalla capogruppo Grazia Di Bari. 

Il sostegno del Movimento 5 Stelle

"Un anno fa - ha detto Di Bari nella sua relazione - nel bilancio hanno trovato posto tante piccole operazioni politiche, figlie di una logica che noi abbiamo sempre condannato e l'avremmo fatto anche in questa occasione se non fosse che oggi ci troviamo davanti un bilancio diverso ed è la prima volta in sei anni. Se la premessa di questo percorso è quella che ci apprestiamo a votare, saremo risorse per questo Consiglio e non ostacoli al cammino della Puglia". Parole che hanno dunque sancito il 'cambio di rotta' rispetto alla dura opposizione fatta nella passata legislatura e durante la campagna elettorale. "Tre mesi fa lei presidente - ha detto ancora Di Bari - ha riconosciuto al Movimento 5 Stelle il valore di alcune battaglie politiche e la bontà di alcuni provvedimenti che abbiamo sempre portato avanti. Siccome non parliamo di guerre o di religione ma di politica, queste battaglie non le abbiamo condotte in quattro contro 29 vincendo per sottomissione o per conversione, ne abbiamo discusso, ci siamo scontrati e abbiamo convenuto di trovare dei punti in comune su questioni serie", ha spiegato Di Bari aggiungendo di aver chiesto, e ottenuto, "un bilancio libero da condizionamenti politici, fatto da pochi provvedimenti ben finanziati". "Da qui a dodici mesi dovremo tracciare la rotta che la Puglia seguirà sulla Xylella, sul potenziamento della sanità territoriale, sugli asili nido, sull'infermiere di famiglia sulle infrastrutture, sul reddito energetico", ha detto ancora Di Bari formulando un cronoprogramma per la giunta.

Nella seduta di ieri, intanto, il M5S ha incassato l'ok all'emendamento sull'eliminazione del passaggio ad Acquedotto pugliese della parte irrigua dei consorzi di bonifica "per togliere un odioso sovrapprezzo sul costo dell'acqua per uso agricolo", e alla norma sui tartufi, relativa alle modalità di autorizzazione della raccolta dei tartufi nei Parchi regionali pugliesi. 

Le tensioni nella maggioranza e le critiche dal centrodestra: "Alleanza basata sul tartufo"

Proprio quest'ultimo emendamento ha creato tensioni in aula: concordato tra il presidente Emiliano e il gruppo dei pentastellati, ha trovato però l'opposizione del consigliere Pd Fabiano Amati, con lo stesso governatore intervenuto per cercare di spiegare l'accordo fatto. Sul punto si sono scatenate le polemiche, con l'opposizione all'attacco: “Ciò che non poté Rousseau poté il tartufo: è su questo che si fonda il patto politico tra Emiliano e i 5stelle! - affermano in una nota congiunta i capigruppo del centrodestra Davide Bellomo (Lega), Stefano Lacatena (Forza Italia), Paolo Pagliaro (La Puglia Domani) e Ignazio Zullo (Fratelli d’Italia) - Finalmente Emiliano e i grillini escono allo scoperto, promuovendo, nella maratona del Consiglio regionale sul bilancio, un emendamento sui tartufi dirimente per gli equilibri interni. Questa allargata maggioranza, quindi, piuttosto che fondare le sue alleanze e la sua azione di governo sui reali problemi dei pugliesi, a partire dal diritto alla salute, orienta il suo collante concentrandosi su questioni di grandissimo rilievo per la comunità come… i tartufi! Infatti, sull’emendamento proposto dai 5stelle e inviso ad una parte della maggioranza, Emiliano, con la consueta concretezza, ha sedato i dissensi richiamando i suoi consiglieri alla condivisione della proposta caldeggiata dai pentastellati in virtù del famoso accordo.  Credevamo che nell’Aula del parlamentino regionale fosse richiesto un impegno e spirito di servizio per rispondere a problemi stringenti e urgenti dei pugliesi, dall’emergenza Covid alla crisi economica. E, invece, no: i tartufi sono più importanti della cassa integrazione e del ritardo nella distribuzione dei vaccini anti-influenzali.  A questo punto, invitiamo, per coerenza, i colleghi 5 stelle ad abbandonare la parte dell’Aula riservata all’opposizione e ad accomodarsi tra le fila dei nuovi compagni di avventura”.

Emiliano: "Manovra con cui proviamo a superare la crisi causata da pandemia"

Quella approvata nella notte dal Consiglio, è una manovra “con cui proviamo a superare la grande crisi causata dalla pandemia, mantenendo fermi tutti i servizi pubblici, tenendo basse le tasse, alleggerendo il carico fiscale per le famiglie numerose e per diverse categorie di operatori economici”, ha osservato il presidente Michele Emiliano. Tra i provvedimenti approvati, figurano i 10 milioni ai Consorzi di bonifica per garantirne la sopravvivenza; la quota di cofinanziamento di 250 milioni di euro della spesa comunitaria; 35 milioni per la sanità ad integrazione del Fondo sanitario nazionale; 21 milioni alla Protezione civile per l'emergenza Covid, di cui un milione servirà per l'acquisto di nuove ambulanze; quattro milioni di euro a titolo di ristoro per i commercianti ambulanti, da quelli che operano prevalentemente in fiere, sagre, eventi sportivi, a quelli che si occupano del commercio di prodotti alimentari, bevande, tessili, abbigliamento, calzaturiero, fino ai fioristi.
 

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