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A vuoto il terzo Consiglio con la proposta di modifica dell'Arpal. Rinviati anche i provvedimenti sul caro energia

La proposta di legge, se ricevesse disco verde da parte dell'aula, porterebbe alla decadenza di Massimo Cassano da dg. La seduta odierna è stata interrotta per mancanza di numero legale e dopo una sospensione di un paio d'ore per un esame degli emendamenti

E' stata rinviata per la terza volta la discussione nel Consiglio regionale della Puglia la proposta di legge per riformare l'Arpal, l'Agenzia per le politiche attive del lavoro. Un provvedimento che nelle ultime settimane ha provocato numerose fibrillazioni all'interno della maggioranza di centrosinistra.

La proposta di legge, se ricevesse disco verde da parte dell'aula, porterebbe alla decadenza di Massimo Cassano da direttore generale. La seduta odierna è stata interrotta per mancanza di numero legale e dopo una sospensione di un paio d'ore per un esame degli emendamenti. 

Sull'episodio vi sono state diverse reazioni del mondo politico regionale. Critico il consigliere Dem Fabiano Amati: “L’appuntamento con la buona amministrazione e le bollette del gas - dice riferendosi alla mancata discussione delle proposte oggi in assemblea -, fissato e preparati per oggi dal Pd, è rinviato a domani per mancanza del numero legale. Purtroppo. Resta solo da capire se domani (mercoledì, ndr) avremo con noi la Giunta nella sua totalità, come credo e spero, e almeno tutti i gruppi di maggioranza. Con l’ovvio auspicio di vedere sullo stesso fronte anche la minoranza, notoriamente sensibile alle sfide sul buon governo e sulla riduzione delle difficoltà delle persone. L’eccesso di tatticismi inconcludenti in parte della maggioranza, registrati oggi per salvare ancora una volta il dg Arpal - ritiene Amati -, spero che domani si dissolvano, cominciando tutti col garantire il numero legale. Abbiamo peraltro all’ordine del giorno una proposta di legge, ancora più importante della questione Arpal, che riguarda la possibilità di ottenere sconti in bolletta per le famiglie pugliesi. Assentarsi all’appuntamento, dunque, equivarrebbe a un tradimento, inflitto peraltro in tempi difficilissimi. Sono contento e orgoglioso, infine, di far parte di un gruppo consiliare, il Partito Democratico, che su entrambi gli argomenti si è preso la responsabilità di proporre iniziative e di mantenere la schiena dritta":

Per Fratelli d'Italia "è il caso di dire che la maggioranza invece che rientrare in aula, dopo due ore di sospensione del Consiglio, per votare le modifiche alla Via ha preso un’altra via, quella di fuga, ed ecco che per l’ennesima volta è mancato il numero legale in una seduta che aveva all’ordine del giorno importanti provvedimenti (Arpal e compensazioni energetiche con sconti su bollette) tanto strombazzati sui giornali e in tv da alcuni esponenti del centrosinistra e poi miseramente non discussi perché per l’ennesima volta, forse strategicamente, la maggioranza non ha i numeri per continuare la seduta. E fa specie  - rimarcano in una nota il neo capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro - che a mancare in aula sia proprio il presidente Emiliano che fa le sue comparsate, si fa vedere e poi sparisce, e al momento decisivo non c’è mai”.

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