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Decaro contro la norma 'salva-mandato' dei consiglieri regionali: "Una legge anti-decenza. Il mio futuro? Deciderò con i cittadini"

L'emendamento permette di rinviare le elezioni, nel caso di dimissioni del presidente, fino a 10 mesi. Il primo cittadino non si sbilancia sulla sua possibile candidatura alle prossime regionali: "Sarò sindaco per altri 18 mesi, a tempo debito sceglierò cosa fare"

"A me francamente più che una legge anti-Decaro sembra una legge anti-decenza". Sono queste le parole, affidate ad un post su facebook, con cui il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commenta le polemiche riferite alla recente approvazione in Regione Puglia di un emendamento che permette ai consiglieri di rimanere in carica altri 10 mesi in caso di dimissioni del presidente. La norma potrebbe ostacolare la possibile discesa nel campo politico regionale dell'attuale sindaco di Bari: qualora il governatore pugliese Michele Emiliano si candidasse alle elezioni europee del 2024, Decaro sarebbe costretto ad aspettare per un anno la tornata elettorale regionale. E dovrebbe farlo, in quel caso, da privato cittadino: il suo mandato da sindaco, infatti, scade proprio nel 2024. Arrivare alla sfida elettorale dopo un anno senza cariche istituzionali potrebbe pregiudicare la buona riuscita dell'operazione politica che porterebbe Decaro da Palazzo di Città alla presidenza regionale.

"Il consiglio regionale pugliese decide di approvare - scrive Decaro - con una votazione segreta una norma con la quale i consiglieri si garantiscono altri 10 mesi di mandato (e di stipendio) in caso di dimissioni del presidente e di cosa parlano tutti? Del futuro di Decaro. Di cosa farà Decaro. Addirittura ho letto da qualche parte che si tratterebbe di 'legge anti-Decaro'. Invece di pensare al futuro di Decaro, qualcuno ha provato a spiegare ai cittadini pugliesi, come sia possibile che in un periodo come questo, di difficoltà per tanti, dei consiglieri di maggioranza e di opposizione si trovino d’accordo nel garantirsi altre dieci buste paga da 10 mila euro ciascuna oltre la fine naturale del loro mandato".

Nonostante i consiglieri regionali vicini al primo cittadino barese abbiano presentato una proposta di legge per abolire l’emendamento e riportare la norma alla situazione precedente che sanciva lo scioglimento del Consiglio in caso di dimissioni del presidente, Decaro sembra rinviare ogni decisione in merito alla sua possibile candidatura a governatore della Puglia. "In quanto al mio futuro, non c’è molto da dire - dichiara Decaro - Ho altri diciotto mesi per fare il sindaco di Bari nell’unico modo che conosco: lavorando con impegno ogni giorno insieme ai cittadini. Perché le cariche pubbliche vanno onorate con disciplina e onore: non sono assicurazioni sulla vita né posti di lavoro a tempo indeterminato. Così come non esistono ruoli predestinati né futuri già scritti. A tempo debito, sceglierò con i cittadini cosa fare del mio futuro. E se deciderò di tornare a fare l’ingegnere all’Anas, lo farò col sorriso sulle labbra. Non sarà certo un dramma per nessuno".

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