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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Municipio V, Lomazzo: "Serve il coinvolgimento dei cittadini"

Il candidato alla presidenza sostenuto da Desirée Digeronimo: tra le priorità da affrontare, il problema del nodo ferroviario, l'inquinamento e la mancanza di spazi culturali

Domenico Lomazzo. Classe '67, funzionario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, consigliere della 1^ Circoscrizione (attuale V Municipio) , cui è anche Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica. Adesso punta alla guida del V Municipio in cui si candida con Desirée Digeronimo.

In passato Lei è stato capogruppo del partito Italia dei Valori che alle elezioni 2014 sostiene Antonio Decaro. La sua scelta è adesso caduta sull'unico candidato Sindaco donna di queste comunali. Da dove nasce questa decisione?

"Il mio vecchio partito ha idee e proposte serie. Purtroppo però è stretto nella morsa del centrosinistra e della partitocrazia e non riesce ad esprimere al meglio i suoi programmi. Io credo che sia necessario superare il sistema della partitocrazia. Questo andava bene nel secondo dopoguerra, ora non più. Non ci si può chiudere, ci vuole la partecipazione dei cittadini. E per due motivi. Prima di tutto perchè, partecipando attivamente, questi si potrebbero rendere conto di quelle che sono le reali difficoltà dell'Amministrazione. Secondo perchè così avrebbero modo di verificare le competenze di chi li rappresenta. Ecco tutte queste idee sono nel programma della Digeronimo che condivido".

Con la nuova divisione territoriale, dalle Circoscrizioni si è passati ai Municipi. In particolare il V ha mantenuto gli stessi confini territoriali dell'ex circoscrizione I. Quindi il territorio di competenza resta lo stesso. Dal punto di vista amministrativo invece cosa cambia?

"Diciamo che insieme al IV Municipio in termini di competenza e funzioni per noi cambia poco. Il vero cambiamento fondamentale riguarda l'attribuzione delle risorse strumentali ed economiche, per cui si devono verificare i requisiti delle diverse zone. Palese per esempio ha problemi maggiori rispetto ad altre zone e ha bisogno di più fondi. In realtà il nuovo regolamento non risolve davvero la funzione del decentramento, nè quella di un miglior funzionamento delle periferie".

E quale sarebbe quindi la soluzione migliore?

"Bari si dovrebbe dividere in comuni e diventare una vera città metropolitana. Ci vogliono comuni metropolitani e sindaci metropolitani eletti dai cittadini".

Intanto comunque ci si deve confrontare con la forma del Municipio e con i problemi interni ai suoi confini. Quale crede che sia la principale questione da affrontare nel V?

"Intanto credo che come prima cosa vada fatta chiarezza sui finanziamenti alle ferrovie. Voglio capire perchè i fondi sono andati al collo d'oca di Japigia e Torre a Mare e non a Palese per esempio. Palese e Santo Spirito sono letteralmente divise in due parti. La presenza dei binari modifica la vita dei cittadini. I nuovi fondi che arriveranno dall'Europa devono essere utilizzati per migliorare la situazione. Bisogna rafforzare i passaggi a livello, creare sottopassaggi e passaggi sopraelevati, aumentare la segnaletica e i reticoli. Insomma come prima cosa bisogna aumentare la sicurezza. Poi in futuro si dovrà cercare anche di spostare i binari".

Se dal Municipio passiamo invece ai singoli quartieri, quale crede che siano le diverse priorità da affrontare? Partiamo da Santo Spirito.

"A Santo Spirito si deve puntare sul turismo. In particolare su quello balneare. Questo richiede prima di tutto una riqualificazione del lungomare. Ma non solo. Vanno rivalutate anche le aree di sosta per turisti, creare percorsi ciclo pedonali e magari un servizio di bike sharing".

Palese invece?

"A Palese, come, dicevo c'è il problema dei binari. Ma c'è un altro grosso limite: manca una vera piazza, uno spazio di aggregazione e di incontro e mancano sedi apposite per la cultura. Non abbiamo per esempio un locale per un teatro. Oggi gli spettacoli sono ospitati da parrocchie o associazioni. L'Amministrazione deve puntare a mettere al centro la cultura. E poi Palese ha un'altra problematica. Quella dell'Aeroporto che crea ovviamente inquinamento. Non ho avuto modo fino ad oggi di consultare il progetto per l'allungamento della pista. Questo infatti potrebbe portare a un aumento di inquinamento".

Quello dell'Aeroporto è un problema che riguarda anche Macchie?

"Assolutamente. Anzi questo è il principale problema per i cittadini di questa zona che più di tutti sono sottoposti all'inquinamento del traffico aereo".

A Catino invece quale sarebbe la prima cosa da fare?

"Catino è una zona nuova e deve essere arredata. Necessita insomma di arredi urbani. Ma è importante anche discutere sulla destinazione delle aree verdi di cui è dotata".

Per concludere San Pio.

"Il grande problema di questa zona è la sicurezza. Bisogna progettare un piano di riqualificazione e si devono affrontare i problemi sociali. Per garantire la sicurezza serve un potenziamento dei Carabinieri e delle Forze dell'Ordine. Ma servono anche azioni preventive".

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