Angelo Caruso, candidato alla presidenza del IV Municipio per la lista Identità Popolare
50 anni, impiegato in un'azienda di informatica, già Consigliere della IV Circoscrizione dal 1999 al 2004 e VicePresidente della IV Circoscrizione dal 2004 al 2009.
Sono maturi i tempi per pensare e realizzare le nuove forme di democrazia partecipata, dove il Consiglio del Municipio sarà solo l’ultima tappa della procedura decisionale già proposta e discussa nel territorio con tutti i soggetti interessati, ovvero portatori di interesse, e definita nelle Commissioni Consiliari.
Il fatto stesso che si siano organizzati Comitati spontanei di cittadini per difendere pezzi di territorio, beni comuni, etc, ci dice come esistano problemi irrisolti e/o iniziali o totale mancanza di dialogo. Ecco perché ritengo che la nuova Amministrazione Municipale dovrà investire molto nei prossimi anni sul tema della partecipazione.
Una comunità è forte e competitiva se è unita e solidale: una comunità dove nessuno mai è abbandonato a se stesso e dove sono presenti servizi di buona qualità e umanità. Per me le politiche sociali sono il punto di partenza e sono finalizzate al benessere dei cittadini.
Un welfare non assistenziale e non residuale e perciò sosterrò in ogni modo interventi sociali nel segno della qualità: i servizi, in questa opzione, sono funzionali alla ridefinizione di un buon ambiente sociale, funzionali alla costruzione del benessere collettivo che punta a sostenere tutti i cittadini di ogni fascia sociale.
So tuttavia che, da solo, il Nuovo Municipio non può farcela a rispondere a tutti i bisogni. Per questo è indispensabile una rete articolata e capillare i cui nodi di pubblico, di privato, di volontariato e di terzo settore operino integrati in direzione della sussidiarietà.
Non mi sfugge quanto la crisi economico-finanziaria vada aggravando sempre più le condizioni di vita delle famiglie e delle persone mettendo a rischio anche la loro qualità materiale di vita. Proprio per questo il Nuovo Municipio potenzierà, con i suoi nuovi Consiglieri, il suo ruolo di indirizzo, coordinamento, controllo e monitoraggio dei servizi e delle risorse. Per questo al centro del mio programma ci saranno le famiglie e le persone.
Per me le famiglie sono una risorsa importante: un patrimonio di saperi, di competenze, di risorse morali, affettive e pro-sociali.
Alcune proposte, (che non escludono i problemi ormai annosi riguardanti le opere pubbliche, il completamento della fogna bianca, il traffico, i collegamenti con mezzi pubblici (filobus, metro), il mercato, la rivalutazione delle nostre ricchezze archeologiche e storiche e per i quali continuerò ad impegnarmi per la loro risoluzione) in tal senso verteranno su:
-Potenziare i Servizi educativi per la prima infanzia. (Nido, Ludoteca, Spazi bibliotecari, etc).
· Rilanciare servizi e centri di aggregazione per ragazzi e giovani.
· Valorizzare gli Oratori locali e le esperienze aggregative con azioni di maggior sostegno e miglior trasparenza.
· Avviare il Censimento residenziale delle competenze per tutte quelle professioni d’aiuto presenti nella nostra Comunità (psicologi, pedagogisti, educatori professionali, sociologi, psicoterapeuti, counselor, infermieri, medici, avvocati) e costituzione della Rete cittadina delle relazioni d’aiuto.
· Promuovere e rendere operativa la Consulta delle Associazioni e delle Organizzazioni del volontariato sociale con diritto di esprimere pareri obbligatori sulle attività socio-assistenziali proposte dall'Amministrazione: sarà l'unico strumento di confronto reale e di co-progettazione tra nuovo Municipio e privato sociale.
· Promuovere e rendere operativo il Consiglio comunale dei ragazzi e degli adolescenti con diritto ad essere consultato ogni qualvolta siano in discussione le condizioni sociali dell’infanzia e dell’adolescenza e munito di poteri vincolanti, in alcune delle sue decisioni, per quanto attiene le scelte dell’Amministrazione comunale in materia di politiche sociali di settore.
· Creazione della Consulta giovani e della Consulta dell’Infanzia.
· Aprire e utilizzare a fini sociali il complesso delle strutture e delle attrezzature scolastiche.
Si tratta di un grande progetto di ottimizzazione delle strutture e delle risorse della comunità potenziandole e indirizzandole a svolgere precise funzioni di socializzazione e di incontro per giovani, adolescenti, ragazzi, bambini e anziani.
· Razionalizzare l’utilizzo degli spazi e delle strutture comunali per renderle disponibili ai bisogni dei cittadini singoli e associati.
· Istituire l’Osservatorio Permanente di controllo della qualità della vita civile della nostra comunità che abbia quali compiti specifici quelli di monitorare costantemente disfunzioni e rilevare i bisogni sociali, avviare il censimento delle necessità e proporre idonee soluzioni.
· Creare un servizio di pronto intervento sociale (rete cittadina volontaria) a supporto di situazioni di improvviso aggravato disagio dei soggetti, con contestuale snellimento delle procedure di intervento.
· Potenziare ed innovare l’informazione sull’accesso ai servizi sociali e sull’attività di volontariato esistente nel territorio.
· Istituire un Servizio di aiuto e accoglienza per minori in situazione di disagio temporaneo - Avviare la formazione di volontari finalizzata alla creazione di una rete di persone disposte ad assumere la tutela e l’affidamento dei minori.
Per quanto riguarda la partecipazione attiva dei cittadini e per riavvicinare questi ultimi all'Istituzione, attuerò "Bilancio partecipativo" che sarà l’occasione per sperimentare nuovi strumenti amministrativi
Occorre porsi l’obiettivo di rendere tutti i cittadini protagonisti attivi, nella gestione delle risorse del territorio, per aumentarne il grado di coscienza civica e di responsabilità civile.
Fare partecipazione, in tal senso, significa fare un investimento convinto nel “capitale sociale” della comunità. Per questo ogni scelta di particolare rilievo verrà sottoposta a verifica partecipativa.
Il Bilancio Partecipativo sarà una forma particolare di consultazione attraverso la quale i cittadini grandi e piccoli saranno chiamati ad esprimere le loro idee per la costruzione di un fine comune.
Ritengo che il Bilancio partecipativo sarà uno strumento/pratica fondamentale che favorirà il processo di crescita democratica e rilanciare la relazione Cittadino/Istituzione.
Per questo bisognerà:
· Dedicare maggiore tempo alla fase “dell’emersione del bisogno”
· Utilizzare anche strumenti diversi di partecipazione (questionari, lettere, internet..)
· Adottare un approccio di comunità perché le proposte non scaturiscano da visioni individuali ma da un confronto nel gruppo vasto dei cittadini e dei portatori di interesse;
· Lasciare più tempo per osservazioni e proposte e anche per “la scelta delle priorità”
Gli istituti decisionali della nuova cittadinanza comprenderanno:
a. una rappresentanza delle principali associazioni economiche e di categoria (artigianato, agricoltura, commercio, industria, turismo, ecc.);
b. una rappresentanza delle associazioni con finalità culturali, sociali, di difesa e tutela dell’ambiente;
c. una rappresentanza di comitati e di forum, tematici, territoriali e urbani;
d. una rappresentanza delle assemblee di quartiere e/o di zona
e. una rappresentanza definita per tutte quelle fasce di popolazione sottorappresentate i cui punti di vista difficilmente riescono ad affiorare dal sommerso, ma che pure rivestono primaria importanza nella cura del territorio e nelle misure del buon vivere. Essi sono principalmente:
1 - gli anziani;
2 - i bambini;
3 - gli adolescenti;
4 - i marginalizzati (i nuovi poveri ed i ‘miserabili’ o barboni, immigrati etc..);
5 – i “disagili” (lo preferisco al posto del termine “disabili”)
Un Municipio di tutti e per tutti, nessuno escluso!