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Comunali Bari 2014

Ballottaggio: Di Paola ci crede, ma Cassano paventa una "cocente sconfitta"

Grande lavoro per recuperare lo svantaggio, ma il leader degli alfaniani avvisa tutti: "Presto una riflessione sulle prossime regionali". E crescono i dubbi sulla effettiva attivazione del Ncd nelle comunali

Venticinquemila voti. Quattordici punti percentuali. Una montagna da scalare difficilissima per Domenico Di Paola in vista del ballottaggio del prossimo 8 giugno. L’ex amministratore unico di Adp ha invitato i suoi a lavorare pancia terra per riprendere il cammino.

Ma a lanciare un segnale d’allarme è Massimo Cassano, leader del Nuovo Centrodestra, che rilascia una dichiarazione che ha il sapore di una sfiducia in pectore nei confronti di Raffaele Fitto e di parte della coalizione: “La dignità politica di alcune esponenti di centrodestra avrebbe dovuto consigliare di rimandare certe dichiarazioni da brivido sulle primarie che arrivano a pochi giorni da una cocente sconfitta”. E poi: “Già nelle prossime settimane daremo vita ad una riflessione che accompagnerà le scelte in vista delle regionale del 2015”.

Dichiarazioni che scuotono non poco l’ambiente e rinfocolano i dubbi serpeggianti nel comitato di via Calefati circa il basso grado di attivazione degli alfaniani nelle comunali. Le polemiche che hanno accompagnato i mesi precedenti le elezioni hanno scalfito l’immagine unitaria della coalizione, protesa a definire accordi che sono stati  annunciati, smentiti e poi riconfermati nel giro di pochi giorni. Le parole di Cassano sono dirette a Raffaele Fitto, con cui vorrebbe giocarsi il ruolo di leader del centrodestra. Ma dopo il grande suffragio popolare raccolto dall’ex governatore regionale nelle europee, è difficile che il suo ruolo di decisore sia messo in discussione.

Il segretario cittadino di Forza Italia, Luigi D’Ambrosio Lettieri, risponde sottolineando che il partito da lui diretto “si conferma secondo nonostante avessimo dovuto preparare una lista senza poter contare su consiglieri che sono andati altrove”. “Se mettiamo insieme tutti i voti delle forze di centrodestra, dell’ex PdL, si vede che abbiamo un risultato persone migliore di quello del 2009”, ha ribadito il numero uno cittadino dei berlusconiani. Sempre all’interno di Forza Italia in molti ritengono che chi quest’anno non si è candidato non ha contribuito a portare voti a sostegno della coalizione, ma anzi abbia volutamente incrociato le braccia per ripicche trasversali.

L’impressione tuttavia è che il Nuovo Centrodestra non abbia apportato alla coalizione quella dose di voti funzionale a competere con Decaro. In effetti, guardando i risultati, la lista capitanata da Cassano è stata superata dal partito di Schittulli di oltre 1200 voti, un risultato che in pochi avrebbero pronosticato il giorno prima delle elezioni.  Di Paola crede che la sfida sia ancora aperta. Ma l’impressione è che debba farsi carico della fratture interne della coalizione. Per lui si tratta di incoraggiare l’elettorato di centrodestra a non disertare il ballottaggio,  puntando nel frattempo a quel 33% di baresi che domenica scorsa è rimasto a casa. In via Calefati sono sicuri: “La scalata è appena iniziata”.

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