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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ballottaggio, sfida Decaro-Di Paola: il programma dei candidati sindaco a confronto

Dalla mobilità al rilancio del commercio, dalla sicurezza alla riqualificazione delle periferie, ecco le proposte dei due aspiranti sindaci su alcune questioni importanti per il futuro della città

Mancano ormai pochi giorni al ballottaggio che deciderà chi, tra Antonio Decaro (centrosinistra) e Mimmo Di Paola (centrodestra), sarà il prossimo sindaco della città di Bari. Nessun apparentamento per i candidati, che in questa fase finale di campagna elettorale stanno cercando soprattutto di convincere gli indecisi, coloro che lo scorso 25 maggio non si sono recati alle urne.

In occasione del primo turno, avevamo intervistato i candidati sindaco per cercare di capire meglio quale il loro programma per la città. In particolare, avevamo chiesto loro un impegno per alcune questioni che riteniamo particolarmente importanti per il futuro della città. Riassumiamo qui le loro proposte, ecco quali sono.

RILANCIO DEL COMMERCIO

DI PAOLA  - "Il mio impegno per il commercio è quello di far recuperare ai commercianti il fatturato perso negli ultimi 5 anni. Una azione che prevede una politica di marketing territoriale seria che avrà come obiettivo quello di portare il mondo a Bari. Il numero di turisti necessario si ottiene dividendo la perdita del fatturato nel settore con la spesa media dei visitatori pro capite.
Parto da una finalità precisa per ottenere un risultato altrettanto preciso misurabile. Per questo confezionerò un pacchetto-Bari da portare all'expo 2015 e nelle fiere internazionali specializzate già a settembre di quest'anno da vendere sui mercati internazionali. A ciò aggiungo l’idea di dimezzare il costo dei grattini almeno finché  la categoria non si sarà ripresa dalle perdite registrate finora" - L'intervista completa

ANTONIO DECARO - "La soluzione per Bari sono i DUC, che non è il nome di una tassa, tutt’altro. Sono i distretti urbani del commercio. Sono soldi, pronti, messi a disposizione dalla Regione, per trasformare aree di Bari già dedicate al commercio, in veri e propri centri commerciali all’aperto. Con interventi di riqualificazione urbana, marketing strategico, facilitazioni per i consumatori. Si può fare per il centro cittadino fino a via Manzoni. Basta avere un progetto serio. Ci stiamo già lavorando. E poi il commercio deve vivere di marketing territoriale. Renderemo sempre più appetibile il brand Bari perché i turisti rimangano in città più della classica passeggiata dei croceristi, e in città comprino, spendano, visitino" - L'intervista completa

MOBILITA' SOSTENIBILE

DI PAOLA - "Per me la mobilità oggi non può che essere sostenibile. Detto ciò, mi dispiace dover dire che a Bari siamo all'anno zero sul tema. Si è intervenuti con azioni a macchia di leopardo senza una visione di sistema. Se bastassero qualche parcheggio di scambio e qualche pista ciclabile per risolvere i problemi di mobilità di una città che si appresta a diventare metropolitana e dunque a servire un bacino di utenza di gran lunga più ampio, saremmo a metà dell'opera. Purtroppo occorre molto di più, partendo innanzitutto da una pianificazione della mobilità in base alla città, alle esigenze di chi la utilizza e si sposta al suo interno per motivazioni diverse: studenti, lavoratori, turisti, residenti. In questo il trasporto pubblico dovrebbe diventare il perno del sistema ma non prima di aver messo mano al parco mezzi oggi sottodimensionato e ridotto in condizioni pietose. Vanno poi aumentati i chilometri finanziati dalla Regione, oggi solo 10 milioni, meno di quanto accade in altre città senza denigrare, senza escludere  forme di finanziamento di supporto a quello pubblico". - L'intervista completa

DECARO - "Il tempo ha un valore economico. Le città ricche sono quelle in cui la mobilità funziona. E la mobilità ha anche una valenza sociale perché ricuce le zone più periferiche della città con il centro, evitando di creare ulteriori fratture sociali.Quello sulla mobilità a Bari è un progetto che parte da lontano, nel 2004 attraverso opere e sogni che adesso trovano concretezza nel progetto del nodo ferroviario, nella linea metro fino al San Paolo e all'aeroporto, e un sistema metropolitana su ferro. Ora dobbiamo puntare sul miglioramento del sistema di trasporto pubblico locale per renderlo efficiente e accessibile. Questo sarà possibile grazie all'impegno della Regione Puglia a cui chiederemo di finanziare chilometri aggiuntivi al fine di aumentare le corse degli autobus. Il sistema integrato dei trasporti prevede anche la creazione di una rete di car sharing elettrico, un aumento delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche e delle postazioni per il bike-sharing".

VERDE E RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE

DECARO - "Il verde è un elemento di ricucitura fisica e sociale, soprattutto nelle periferie. Le aree abbandonate e dismesse devono essere riqualificate e rigenerate. Mi impegnerò a creare una rete ecologica per ricucire le varie parti della città attraverso i sistemi ecologici naturali e seminaturali esistenti, e le aree verdi urbane. In particolare preserveremo il territorio agricolo per aumentarne la funzionalità ecologica, valorizzeremo il sistema delle lame, conserveremo gli elementi naturali lungo la fascia costiera, riqualificheremo le aree verdi esistenti e ne creeremo di nuove puntando all’ambizioso obiettivo di incrementare del 40% la dotazione di verde pro-capite della città. In questa ottica si inserisce anche il PUG. L'obiettivo è quello di qualificare il modo di costruire a Bari e di pensare i quartieri: luoghi belli da vivere, lontani anni luce dai quartieri dormitorio".

DI PAOLA - "Non solo in un'ottica di città metropolitana, ma nell'ottica del volto internazionale che io intendo dare alla nostra città, Bari non avrà periferie ma quartieri. Ogni quartiere dovrà brillare di luce propria, con la valorizzazione dell'identità' e del meglio che i territori hanno da offrire. Anche i quartieri dovranno essere parte dell'offerta turistica barese. Penso a percorsi organizzati dei siti archeologici di Loseto e Poggiofranco; penso alla rigenerazione, in chiave turistica, dei quartieri che si affacciano sul mare come San Girolamo, Madonnella e Bari Vecchia; penso alla riqualificazione dei quartieri interni che sono quelli in cui c'è la gran parte del verde urbano, sempre troppo poco e troppo poco curato. Nella Bari più "bella" che io voglio realizzare c'e' sicuramente e imprescindibilmente l'impegno a migliorare lo stato dei giardini esistenti e dell'unico parco che la città vanta, ma anche a creare, laddove possibile in base al Pug, spazi destinati a verde con annessi servizi".

OCCUPAZIONE

DECARO - "Il Sindaco non può dare lavoro. Può solo creare delle opportunità. La mia strategia per crearle è duplice. Innanzitutto, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, è necessario far sentire l'amministrazione vicina a chi ha perso il lavoro o vive un momento di disagio, che diventa inevitabilmente anche psicologico. Per questo, oltre al reddito di cittadinanza per circa 400 baresi che in cambio delle loro attività riceveranno un compenso di 400€ al mese, istituiremo anche la banca dei piccoli mestieri. L'idea di città che ho in mente, poi, deve guardare all'innovazione perché è il vero volano del cambiamento. Dobbiamo utilizzare la città come se fosse un laboratorio vivente per dare l'opportunità a chi vuole innovare di farlo, di sperimentare. Nei primi 100 giorni approveremo il regolamento per affidare per tre anni gratuitamente immobili dismessi alle giovani start up. Nella Manifattura tabacchi realizzeremo la casa dell'innovazione sociale e attueremo una strategia di specializzazione produttiva: in concreto vogliamo puntare sulle nostre filiere più competitive per rendere delle eccellenze.
Infine, dovremo puntare sulla nostra più grande risorsa: il mare. La riqualificazione della costa nord e sud produrrà economia urbana (piccoli bar e attività connesse) e il Porto, invece, sarà un importante nodo logistico con ASI e interporto per arrivare a un sistema produttivo complessivo. Il turismo a Bari è il turismo in Puglia, perché  la città deve diventare un vero e proprio HUB turistico per grandi eventi e trasporti, per poi spostarsi nel resto della regione".

DI PAOLA - "E' la prima emergenza della città. Nonostante il sindaco non possa risolvere direttamente l'epidemia della disoccupazione, può intervenire con azioni che favoriscano l'economia e creare un circuito virtuoso che rimetta in moto anche il mondo del lavoro. Più volte ho detto che tra i primi atti da sindaco io sottoscriverò il contratto con la Pizzarotti per la cittadella della giustizia rispondendo così a due emergenze della città: il lavoro (l'apertura del cantiere darebbe occupazione ad almeno 3000 persone) e una sede adeguata agli operatori della giustizia che da anni aspettano risposte. Favorirò, inoltre, la semplificazione di tutti i procedimenti autorizzativi che rallentano e molto più spesso scoraggiano chi vuole " intraprendere" e fare impresa".


CULTURA

DECARO - "Il cantiere del Piccinni è aperto e si deve rifinanziare un altro lotto. Entro un anno potremo ridare alla città il suo teatro di prosa che dovrà comporre il cosiddetto "miglio dei teatri", coordinando attività con gli altri teatri della città. Ma per me la cultura è un sistema diffuso che parte dai giovani. Cultura non è solo eventi al Petruzzelli e al Piccinni. La cultura si fa anche per strada e nelle piazze: metteremo a disposizione dei giovani e degli operatori culturali luoghi per fare arte, spettacolo e impresa culturale". - Leggi l'intervista

DI PAOLA - "La cultura è un asset fondamentale che a Bari, purtroppo è mancata per troppo tempo. Un assessore alla cultura, vero, sarà colui che avrà il compito di valorizzare le risorse che la città possiede. Penso ai tanti teatri chiusi, ma penso anche che Bari è l'unica città della regione che non ha un museo pur avendo una storia millenaria.  Il Petruzzelli e la sua gestione è l'emblema del fallimento delle politiche culturali di Bari. Un teatro ricostruito strutturalmente, ma non culturalmente. Un teatro ridato ai baresi che per i baresi, anche dopo la ricostruzione, continua a rappresentare un problema. Il Petruzzelli deve tornare ad avere la sua funzione originaria, quella di polo di attrazione culturale, musicale del mondo qui a Bari".


SICUREZZA

DI PAOLA - "La criminalità è anche il prodotto dell'indifferenza amministrativa. La politica del lasciar fare, praticata in questi anni, ha lasciato proliferare fenomeni di delinquenza spicciola che hanno innalzato il livello di insicurezza percepita dai cittadini. E non bastano forse i comitati per l'ordine e la sicurezza. Anche le forze dell'ordine, lavorando con organici ridotti e senza mezzi, fanno quello che possono. In questo momento storico, non si possono immaginare politiche della sicurezza senza politiche del lavoro. La microcriminalità, ormai sempre più dilagante a Bari, si combatte oltre che con il rafforzamento dei presidi di sicurezza, socio-educativi e culturali nei quartieri e con i sistemi di videosorveglianza, anche con le politiche del lavoro. Più occupati vuol dire meno giovani per strada per i quali delinquere diventa l'unica prospettiva possibile. Puntare sulla crescita e sullo sviluppo vuol dire indirettamente incidere anche sulla sicurezza di una città. Una città in salute è anche una città piu' sicura".

DECARO - "Mi piacerebbe essere un super sindaco come quello di New York, ma non lo sono e non ho a mia disposizione tutte le forze dell'ordine presenti sul territorio. Il sindaco di una città come Bari può operare solo con la Polizia Municipale. Per questo creeremo un sistema di video sorveglianza collegato direttamente con la centrale della Polizia Municipale per assicurare un presidio costante sul territorio. Creeremo un sistema informatico per la mappatura dei crimini (monitoraggio costante sulla frequenza dei reati in ogni quartiere classificati per tipologia), alimentato anche con il supporto dei cittadini, per pianificare strategicamente interventi di prevenzione. Saranno attivati processi di ascolto periodico della cittadinanza e programmi di controllo dei quartieri, in collaborazione con le associazioni e le forze di polizia".

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