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Di Paola replica a Emiliano: "Dice menzogne, i miei compensi approvati dai soci"

L'ex manager di AdP risponde alle accuse del primo cittadino: "I documenti messi in dubbio da Emiliano sono stati discussi e approvati". "Se sono degno di fare il sindaco di Bari lo decideranno i baresi"

Si dice "stupefatto e indignato", ma precisa anche di non doversi "difendere da accuse infondate". In una conferenza stampa convocata nel pomeriggio Mimmo Di Paola, ex manager di Aeroporti di Puglia e candidato sindaco del centroestra, replica agli attacchi del sindaco Emiliano, che lo accusa di aver intascato compensi d'oro - all'insaputa dei soci - nel periodo in cui era alla guida di Adp.

IL COMPENSO DI 280MILA EURO - "Che io abbia tradito la fiducia degli azionisti di Aeroporti di Puglia è una menzogna", replica Di Paola. Al centro delle polemiche, un verbale dell'aprile 2007 in cui all'ex amministratore unico viene riconosciuto un compenso pari a 70mila euro per ciascuno dei quattro aeroporti pugliesi come responsabile della sicurezza. "I documenti messi in dubbio da Emiliano - spiega Di Paola - sono stati discussi e approvati. Devo ristabilire la verità rispetto alle menzogne del nostro sindaco, che toccano non solo il sottoscritto ma un gioiello della nostra regione. Se sono degno a fare il sindaco di Bari lo decideranno i baresi". Di Paola ha spiegato che l'aumento di quel compenso aggiuntivo da 70mila a 280mila euro, "approvato in assemblea dinanzi ad un notaio e alla presenza del presidente Vendola" e di altri rappresentanti dei Comuni e Province pugliesi, "è andato di pari passo con le certificazioni degli scali pugliesi". Nel 2004 l'unico aeroporto dotato di certificazione era quello di Bari, pertanto il compenso era di 70mila euro. Negli anni successivi, fino a quella riunione del 2007, hanno ottenuto le medesime certificazioni gli altri tre scali pugliesi facendo quadruplicate il compenso.

"SE VUOLE MI DENUNCI" - Ma Di Paola ha anche stigmatizzato il comportamento del sindaco Emiliano, "un pubblico ufficiale nonché ex pm" che "ha convocato una conferenza stampa non per parlare dei problemi della città ma per decretare la mia indegnità a partecipare ad una competizione elettorale, mentendo sui miei comportamenti". "Intendo denunciare un metodo che ha acceso i riflettori sulla mia persona dopo che un mese fa c'erano stati ammiccamenti (tweet e messaggi da parte di Emiliano, ndr) solo perché mi sono permesso di candidarmi in indipendenza da lui e con l'appoggio di forze politiche diverse da quella a cui lui appartiene. Mi vorrebbe far pagare la mia donazione di 800mila euro al Petruzzelli. Lo invito ad andare nelle sedi competenti per accusarmi senza fare sceneggiate''.

LA QUESTIONE SECURITY - Questa mattina Emiliano aveva anche dichiarato che avrebbe approfondito la notizia di un servizio di sorveglianza presso l'abitazione di Di Paola a spese di aeroporti di Puglia. '"È stata una scelta gestionale - ha spiegato il candidato del centrodestra - a seguito di minacce subite, la mia security mi ha consigliato e imposto un minimo livello di protezione".                                         

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