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Comunali Bari 2014

Comunali, Decaro a Di Paola: "Presentato un programma da aria fritta"

Il candidato sindaco di centrosinistra durante l'incontro di presentazione della lista di Sel: "Il mio avversario afferma che prenderà i soldi dalla finanza, mentre noi abbiamo dettagliato con precisione dove andremo ad attingere per realizzare i nostri progetti"

“Il mio avversario ha presentato un programma da libro di aria fritta, noi abbiamo fatto un lavoro diverso e per ogni progetto abbiamo indicato tempi di realizzazione e coperture finanziarie”. Così Antonio Decaro, candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra, durante la presentazione dei candidati di Sel al Comune di Bari.

Nel suo intervento Decaro ha invitato il partito di Vendola a serrare le fila affinché la coalizione possa beneficiare “del giusto apporto di sinistra”. “Ho deciso di candidarmi a sindaco e credo di aver fatto bene perché ne va del futuro della nostra città, che non può essere consegnato a speculatori o chi non ha la minima idea di cosa serve per il futuro di Bari”, continua Decaro rivolgendosi a Domenico Di Paola  di cui critica l’assenza di un vero programma.

“Hanno dovuto scriverlo negli ultimi giorni perché era necessario depositarlo insieme alla candidatura, ho sentito parlare che si vuole costruire la Cittadella della Giustizia quando abbiamo spazi vuoti che potrebbero essere rifunzionalizzati come ad esempio la Caserma Briscese”, sottolinea Decaro. Che aggiunge: “Di Paola afferma che nel tavolo del Pug devono essere convocati prima gli imprenditori, io gli rispondo che prima vanno ascoltati i cittadini e dopo gli imprenditori”.

Ma il punto su cui Decaro punzecchia Di Paola è soprattutto quello delle coperture economiche dei suoi progetti. “Sento dire che attingerà denaro dal mondo della finanza e mi preoccupo non solo perché vuol dire che non si ha contezza della mole di risorse pubbliche a disposizione, ma soprattutto perché i baresi dovrebbero scegliere un programma a scatola chiusa”.

In platea presenti tutti i candidati della lista, tra cui Leo Palmisano, sociologo e ideatore del Manifesto per Bari. In prima fila anche Nichi Vendola. Decaro, in conclusione, si è soffermato sulla promozione turistica della città: “In giro vendono dei non luoghi, a Firenze per entrare nella finta casa di Dante si paga 4.5 euro, a Verona il balcone che dovrebbe aver ispirato l’opera di Shakespeare genera 7.5 euro a visitatore; Bari ha un tesoro ancora inesplorato come la città sotterranea o gli ipogei che meritano di essere valorizzati in modo serio per attrarre migliaia di turisti”.  

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