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Comunali Bari 2014

Comunali, gli impegni di Mimmo Di Paola: "Vi spiego che Bari ho in mente"

Il candidato sostenuto dalla coalizione di centrodestra: "Da sindaco avvierei subito la costruzione della Cittadella della giustizia. Vorrei istituire una rete di protezione sociale per i poveri che garantisca cibo e medicine"

Ingegnere Di Paola, iniziamo con lei la lista degli impegni dei candidati sindaco. Partiamo con il rilancio del commercio. Soluzioni concrete e misurabili.

"Il mio impegno per il commercio è quello di far recuperare ai commercianti il fatturato perso negli ultimi 5 anni. Una azione che prevede una politica di marketing territoriale seria che avrà come obiettivo quello di portare il mondo a Bari. Il numero di turisti necessario si ottiene dividendo la perdita del fatturato nel settore con la spesa media dei visitatori pro capite.
Parto da una finalità precisa per ottenere un risultato altrettanto preciso misurabile. Per questo confezionerò un pacchetto-Bari da portare all'expo 2015 e nelle fiere internazionali specializzate già a settembre di quest'anno da vendere sui mercati internazionali. A ciò aggiungo l’idea di dimezzare il costo dei grattini almeno finché  la categoria non si sarà ripresa dalle perdite registrate finora".

Capitolo verde e riqualificazione delle periferie. Anche qui un impegno concreto e misurabile che si sente di offrire al suo elettore.

"Non solo in un'ottica di città metropolitana, ma nell'ottica del volto internazionale che io intendo dare alla nostra città, Bari non avrà periferie ma quartieri. Ogni quartiere dovrà brillare di luce propria, con la valorizzazione dell'identità' e del meglio che i territori hanno da offrire. Anche i quartieri dovranno essere parte dell'offerta turistica barese. Penso a percorsi organizzati dei siti archeologici di Loseto e Poggiofranco; penso alla rigenerazione, in chiave turistica, dei quartieri che si affacciano sul mare come San Girolamo, Madonnella e Bari Vecchia; penso alla riqualificazione dei quartieri interni che sono quelli in cui c'è la gran parte del verde urbano, sempre troppo poco e troppo poco curato. Nella Bari più "bella" che io voglio realizzare c'e' sicuramente e imprescindibilmente l'impegno a migliorare lo stato dei giardini esistenti e dell'unico parco che la città vanta, ma anche a creare, laddove possibile in base al Pug, spazi destinati a verde con annessi servizi".

Un impegno per aumentare la mobilità sostenibile?

"Per me la mobilità oggi non può che essere sostenibile. Detto ciò, mi dispiace dover dire che a Bari siamo all'anno zero sul tema. Si è intervenuti con azioni a macchia di leopardo senza una visione di sistema. Se bastassero qualche parcheggio di scambio e qualche pista ciclabile per risolvere i problemi di mobilità di una città che si appresta a diventare metropolitana e dunque a servire un bacino di utenza di gran lunga più ampio, saremmo a metà dell'opera. Purtroppo occorre molto di più, partendo innanzitutto da una pianificazione della mobilità in base alla città, alle esigenze di chi la utilizza e si sposta al suo interno per motivazioni diverse: studenti, lavoratori, turisti, residenti. In questo il trasporto pubblico dovrebbe diventare il perno del sistema ma non prima di aver messo mano al parco mezzi oggi sottodimensionato e ridotto in condizioni pietose. Vanno poi aumentati i chilometri finanziati dalla Regione, oggi solo 10 milioni, meno di quanto accade in altre città senza denigrare, senza escludere  forme di finanziamento di supporto a quello pubblico".

Un impegno per generare occupazione.

"E' la prima emergenza della città. Nonostante il sindaco non possa risolvere direttamente l'epidemia della disoccupazione, può intervenire con azioni che favoriscano l'economia e creare un circuito virtuoso che rimetta in moto anche il mondo del lavoro. Più volte ho detto che tra i primi atti da sindaco io sottoscriverò il contratto con la Pizzarotti per la cittadella della giustizia rispondendo così a due emergenze della città: il lavoro (l'apertura del cantiere darebbe occupazione ad almeno 3000 persone) e una sede adeguata agli operatori della giustizia che da anni aspettano risposte. Favorirò, inoltre, la semplificazione di tutti i procedimenti autorizzativi che rallentano e molto più spesso scoraggiano chi vuole " intraprendere" e fare impresa".

In città aumentano scippi e furti. Un suo impegno per la sicurezza.

"La criminalità è anche il prodotto dell'indifferenza amministrativa. La politica del lasciar fare, praticata in questi anni, ha lasciato proliferare fenomeni di delinquenza spicciola che hanno innalzato il livello di insicurezza percepita dai cittadini. E non bastano forse i comitati per l'ordine e la sicurezza. Anche le forze dell'ordine, lavorando con organici ridotti e senza mezzi, fanno quello che possono. In questo momento storico, non si possono immaginare politiche della sicurezza senza politiche del lavoro. La microcriminalità, ormai sempre più dilagante a Bari, si combatte oltre che con il rafforzamento dei presidi di sicurezza, socio-educativi e culturali nei quartieri e con i sistemi di videosorveglianza, anche con le politiche del lavoro. Più occupati vuol dire meno giovani per strada per i quali delinquere diventa l'unica prospettiva possibile. Puntare sulla crescita e sullo sviluppo vuol dire indirettamente incidere anche sulla sicurezza di una città. Una città in salute è anche una città piu' sicura".

Cultura, un impegno concreto.

"La cultura è un asset fondamentale che a Bari, purtroppo è mancata per troppo tempo. Un assessore alla cultura, vero, sarà colui che avrà il compito di valorizzare le risorse che la città possiede. Penso ai tanti teatri chiusi, ma penso anche che Bari è l'unica città della regione che non ha un museo pur avendo una storia millenaria.  Il Petruzzelli e la sua gestione è l'emblema del fallimento delle politiche culturali di Bari. Un teatro ricostruito strutturalmente, ma non culturalmente. Un teatro ridato ai baresi che per i baresi, anche dopo la ricostruzione, continua a rappresentare un problema. Il Petruzzelli deve tornare ad avere la sua funzione originaria, quella di polo di attrazione culturale, musicale del mondo qui a Bari".

Infine un impegno per contrastare la povertà e offrire un sostegno alle fasce deboli della città.

"Sul modello della protezione civile, io creerò la rete della protezione sociale, ovvero un sistema ben organizzato in cui si sappia a chi rivolgersi, l'istituzione di un unico numero a cui chiamare, di un centro di raccolta che smisti cibo e medicine. Questo per aiutare le fasce povere sempre più in difficoltà. Ma immagino anche politiche sociali che non si basino solo sui capitoli di bilancio dedicati ma che trovino nei privati un sostegno significativo. Uno dei primi fenomeni a cui metterò mano è quello dell'emergenza abitativa con strumenti di controllo delle graduatorie esistenti e con interventi di social-housing. Non escludo la possibilità di utilizzare edifici comunali dismessi e di adeguarli per dare un tetto a chi lo aspetta da anni".

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