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Comunali Bari 2014

Comunali, le proposte di Desirèe Digeronimo: "La mia Bari del futuro"

Il magistrato candidato a palazzo di Città: "Revisione della spesa, reddito di cittadinanza, rilancio di arte, turismo e attività imprenditoriali anche attraverso le start-up"

Desirèe Digeronimo, mancano pochi giorni alle elezioni comunali: quali sono gli impegni che si sente di prendere nei confronti degli elettori? Cominciamo dal rilancio del commercio

“Serve una revisione complessiva della spesa pubblica: ciò ci porterebbe a diminuire le tasse e a semplificare le procedure amministrative, facilitando il compito agli imprenditori anche con un fondo di garanzia per l'accesso al credito. Intendiamo anche costituire un Distretto urbano del commercio, in cui si possa rilanciare l'artigianato e aiutare i ragazzi nell'avviare start-up d'impresa".

Come intendete agire sul verde pubblico e la riqualificazione delle periferie?

"Ci sono tante aree urbane e terreni abbandonati. Possono essere recuperati attraverso la creazione di spazi verdi, per lo sport, o anche riconvertiti in orti urbani. Così potremmo anche ulteriormente rilanciare iniziative d'impresa da affidare a giovani. La Rossani e la Fibronit devono diventare parchi urbani. per quanto riguarda le periferie, puntiamo alla ricucitura dei quartieri attraverso la mobilità, l'aggregazione e il recupero di aree culturali".

E sulla mobilità sostenibile?

"Per i bus servono tratte nuove e più brevi, coordinate attraverso l'uso della tecnologia e usufruibili con un biglietto unico integrato, acquistabile anche con agevolazioni a seconda delle categorie e delle fasce sociali. L'Amtab deve essere concretamente rilanciata con un piano d'impresa trasparente, attraverso nuovi contratti d'appalto e la sostituzione dei mezzi più antiquati. Inoltre, strumenti come il car-sharing, percorsi ciclabili e le corsie preferenziali per taxi e bus, sono di grande importanza e utilità".

Questione sicurezza: cosa propone alla cittadinanza?

"Interventi tempestivi sul territorio anche con un protocollo d'intesa tra Polizia Municipale e Forze dell'Ordine. Riteniamo utili meno multe per fare cassa, ma più presenza nelle periferie. Più sicurezza vuol dire anche una migliore illuminazione stradale e una migliore viabilità, specie nei punti stradali più pericolosi.

La congiuntura economica ha notevolmente aumentato il numero dei disoccupati. Quali risposte alla crisi?

Possiamo reagire alla crisi attraverso una sinergia tra ente pubblico, università, mondo del volontariato e terzo settore al fine di creare nuove opportunità lavorative. Dobbiamo rilanciare le arti e i mestieri e il Comune, oltre a recuperare immobili inutilizzati per destinarli a start-up, deve dotarsi di strumenti utili come un polo informatico per l'incrocio di domanda e offerta e uno sportello unico per consulenze professionali". 

Come intendete supportare e rilanciare la cultura nel capoluogo?

"Dobbiamo riaprire i teatri e ripartire le risorse stipulando convenzioni con le varie realtà del territorio. Vorremmo anche creare un centro delle arti visive tra Sala Murat, Mercato del Pesce e Margherita. Intendiamo mettere in rete i musei, come l'Archeologico e quello di Santa Scolastica, creando un polo museale. Col recupero degli spazi di proprietà comunale si potranno aprire 'case della cultura' destinate ad arti interdisciplinari, con la concessione in comodato gratuito alle associazioni culturali.

Infine, quali sono le politiche che intendete adottare nella lotta alla povertà?

"Primo, il reddito di cittadinanza, attraverso l'utilizzo del piano sociale di zona, quindi implementare le risorse con la creazione di un brand del Comune di Bari che dovrebbe portare un concreto aiuto attraverso la gestione di una onlus, a titolo di donazioni. Queste verrebbero riutilizzate come somme da destinare al sostegno per le persone in difficoltà, anche con la creazione di borse di studio per giovani disagiati. Quindi, un censimento degli immobili per supportare il social housing, lo sblocco delle graduatorie delle case popolari e lotta alle occupazioni abusive, Infine, un censimento dei senzatetto e uno sportello di ascolto per la famiglie.

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