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Comunali Bari 2014

Comunali, freno di Sel alle primarie: “Non diamole per scontate”

Il segretario regionale Gano Cataldo: "Le recenti elezioni di Molfetta e Acquaviva ci insegnano che non sempre sono la soluzione migliore"

La prima riunione di coalizione è stata convocata  per domani pomeriggio. Manca meno di un anno alle amministrative per eleggere il prossimo sindaco di Bari. Il tempo a disposizione non è molto. Domani il Pd barese farà le sue proposte e cercherà di trovare un accordo con tutte le forze politiche della maggioranza per avviare un percorso di partecipazione condiviso. Al tavolo non mancherà Sel: “Parteciperemo anche perché vogliamo si faccia chiarezza sulla strategia da condurre per giungere all’appuntamento elettorale senza commettere errori”, spiega Gano Cataldo,segretario regionale del partito fondato da Nichi Vendola.

A suo parere, le primarie non rappresentano un passaggio obbligatorio: “Sbagliato darle per scontate, su questo chiederemo un confronto a partire da domani perché non vorremmo che esse siano utilizzate come una sorta di strumento paracongressuale per governare equilibri interni al Pd”. “Ci sono diversi casi in cui le primarie sono state dannose e forse andrebbero valutate attentamente anche in virtù di recenti esiti elettorali, pensiamo a Molfetta con Paola Natalicchio o Acquaviva con Davide Carlucci: senza organizzare le primarie è stato possibile costruire un programma vincente di pieno rinnovamento”.

In una nota Sel ha ribadito come la città abbia bisogno di un percorso collettivo di partecipazione aperto ai movimenti, alle associazioni e a tutti i cittadini. La volontà è quella di ragionare su che modello di città si vuole coscataldo-2truire. “Vogliamo dialogare con chi è convinto che l’ex caserma Rossani debba essere un parco, uno spazio sociale verde e sostenibile e non l’ennesimo buco da cementificare. Abbiamo bisogno di ascoltare gli operatori culturali, che in questa città vivono una situazione di profonda sofferenza e che dovrebbero essere, invece, motore di sviluppo”, si legge nel documento.

Centrale anche il tema delle periferie, ancora alle prese con questioni legate alla mancanza di legalità e alla bassa qualità di vita. “Dobbiamo ascoltare anche coloro che Bari non la abitano ma ci lavorano, perché la mappa dei bisogni, per una città come il capoluogo regionale, deve prevedere il giusto spazio anche per chi studia e lavora”.

Tra i nomi che nei giorni scorsi si sono rincorsi come possibili candidati sindaco, appaiono anche  quelli dell’attuale vice presidente della Regione Puglia, Angela Barbanenete e dell’ex assessore comunale alla Cultura, Nicola Laforgia. Ma su questo il segretario regionale non si sbottona. “Vorremmo concentrarci prima su come costruire un percorso condiviso con le altre forze della maggioranza, il nome verrà dopo”.

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