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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Municipio IV, Magrone: "Servono spazi di aggregazione e progetti per i giovani"

Il candidato alla presidenza sostenuto da Desirèe Digeronimo: "Più sostegno alle associazioni che operano sul territorio per avviare attività sportive e culturali che coinvolgano ragazzi e minori a rischio"

Ha 45 anni, è consigliere uscente della IV Circoscrizione (quello che sta per terminare è il suo terzo mandato, ndr).  E’ un dipendente dell’Amtab . Francesco Magrone è il candidato alla presidenza del IV Municipio (Carbonara-Ceglie-Loseto-Santa Rita) scelto dalla coalizione che sostiene Desirèe Digeronimo.

Magrone, Lei proviene dall’area AN. Dopo una lunga militanza nel centrodestra, come è maturato questo passaggio alla coalizione Digeronimo , che è composta per la maggior parte da liste civiche e  intende proprio marcare una distanza rispetto ai partiti?

“La mia scelta nasce perché quel mondo di AN, a mio modo di vedere le cose, non esiste più.  Non esiste più quel modo di fare politica, con tanta passione, tanta militanza.  Anche quando aderimmo al progetto del Pdl, io mi dichiarai indipendente dopo circa un anno. Avevo anche un po’ perso lo stimolo a fare politica. Poi ho ritrovato questo entusiasmo nel progetto Desirèe Digeronimo. Ho visto in lei una donna molto intraprendente, seria, trasparente. Lei mi ha chiesto di essere il candidato presidente sul IV Municipio e io ho accettato. Parliamo di un Municipio molto impegnativo,  formato da tre ex frazioni, Carbonara Ceglie e Loseto, con tanti  nuovi agglomerati”.

Parliamo proprio di decentramento. La IV Circoscrizione diventa IV  Municipio. Il territorio di competenza resto lo stesso però dal punto di vista amministrativo cosa cambia? Ci saranno secondo Lei dei vantaggi?

“Io mi auguro che cambi qualcosa concretamente. Perché se viene solo sostituita la parola Circoscrizione con quella Municipio siamo sempre al punto di partenza. Anche 10 anni fa ci era stato promesso un decentramento vero.  Anche il vecchio regolamento prevede per la Circoscrizione delle competenze, delle deleghe, dei finanziamenti per fare attività culturali, sportive, sociali. Ma già quel regolamento non è stato rispettato. Per esempio sono quattro, cinque anni che non percepiamo finanziamenti per attività sportive e culturali. Io mi auguro che  con il nuovo regolamento ci siano date nuove competenze, ci venga dato il potere di programmare, dare un indirizzo, e di avere le risorse, umane ed economiche”.

Se Lei dovesse individuare una priorità per il IV Municipio nel suo complesso, quale sarebbe?

“Innanzitutto opere pubbliche. Una di queste è la rete fognaria. Per la fogna bianca esiste un progetto da 16 milioni di euro, che poi è stato stralciato in due pezzi, quindi abbiamo due progetti da 8 milioni di euro, un progetto preliminare ma senza copertura finanziaria”.

Ci può indicare invece un impegno per ciascun quartiere? Cominciamo da Carbonara.

“Innanzitutto una cosa: essendo territori particolari, dove abbiamo un alto tasso di abbandono scolastico, di devianza minorile, di disoccupazione, una delle priorità è fare prevenzione per questi minori a rischio. Per questo servono progetti sportivi e culturali. Ci sono tantissime associazioni culturali su questo territorio, ma hanno bisogno di aiuto da parte delle istituzioni, che devono mettere a loro disposizione risorse economiche e strutture. Per esempio noi non abbiamo una struttura per organizzare attività culturali. Un'altra questione aperta per Carbonara è la riqualificazione del centro storico. Ci sono tanti immobili a rischio crollo, abbandonati. Il Comune lì dovrebbe innanzitutto richiamare i proprietari,  invitandoli a bonificare l’immobile e a metterlo in sicurezza. Io in Consiglio circoscrizionale ho più volte denunciato questo rischio. Lì ci sono anche difficoltà legate all’individuazione dei proprietari:  un’altra proposta sarebbe quella di confiscare questi immobili e metterli a disposizione delle associazioni ”.

Ceglie?

“Ceglie ha lo stesso problema di Carbonara per quanto riguarda i contenitori culturali: ci sono le parrocchie con gli oratori che un po’ sopperiscono a questa mancanza. Un altro problema di Ceglie è quello legato al trasporto pubblico, che è carente. Qui arrivano pochi mezzi e di solito sono vetture un po’  vecchiotte. Non ci sono piste ciclabili.  La metropolitana stenta a partire, i filobus anche. Sono temi da affrontare con forza”.

Loseto?

“Il centro storico di Loseto è stato riqualificato abbastanza bene. I cittadini lì lamentano più la mancanza di vita, di negozi, di iniziative. Una nota dolente di Loseto nuova è la presenza dei tralicci della Terna, che blocca anche lo sviluppo del quartiere. Lì servirebbe un progetto di interramento dell’eletrodotto. Noi stavamo cercando di presentare dei progetti da  con i fondi europei destinati a Carbonara, Ceglie e Loseto in quanto ‘aree bersaglio’, che presentano diverse problematiche. Sembrava che la cosa stesse andando in porto, poi ci sono stati anche dei privati che si sono proposto. Però loro intendevano realizzare delle lottizzazioni e quindi il discorso si è complicato”.

Santa Rita?

“Santa Rita è un altro quartiere particolare.  Come sappiamo si divide in due zone, c’è la zona cooperative  e la zona popolare. Lì in questi anni qualcosina si è fatto, è stato realizzato un centro sociale, un parchetto. Poi abbiamo avuto la sciagura dell’alluvione che ha distrutto il parco Cava di Maso. Però anche lì, ad esempio, la responsabile del centro sociale lamenta la mancanza di risorse economiche per poter realizzare dei progetti. La struttura c’è, ma per avviare attività e coinvolgere i minori a rischio servono finanziamenti. Tutto porta lì: se non ci sono i soldi non puoi fare nulla”.   

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