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Lungomare Sud, Sannicandro: "La riqualificazione può partire da subito"

L'assessore all'Urbanistica spiega come non sia necessario attendere la fine dei lavori per lo spostamento del tracciato ferroviario per iniziare una rigenerazione dell'area: "Potremmo già operare nella zona sud di Madonnella, nell'area vicino la chiesa San Sabino". "Il lato costiero? L'abusivismo va combattuto ma nell'ambito di una programmazione concordata"

La dismissione dei binari e la riqualificazione del lungomare a sud di Bari. Elio Sannicandro, assessore comunale all’Urbanistica, nonché candidato sindaco alle primarie del centrosinistra, non ha dubbi sul futuro del litorale sud del capoluogo regionale. Nei giorni scorsi, Sannicandro ha avviato un tavolo tecnico con le Ferrovie dello Stato per comprendere in che modo debba essere deviato il tracciato ferroviario.

I binari che dividono in due i quartieri Madonnella e Japigia saranno spostati nell’ambito di un maxi progetto di rimodulazione finalizzato a liberare diverse porzioni di territorio. I tempi sono lunghi, tanto che il primo lotto di lavori (spostamento binari dalla stazione centrale a Torre a Mare) dovrebbe concludersi entro il 2022.

Ma alla domanda se occorra attendere l’inizio del nuovo decennio per iniziare ad operare una riqualificazione della zona, Sannicandro risponde con sicurezza: “No, nella maniera più assoluta”. “Nel solco di quello che è stato già fatto in questi anni – continua – potremmo iniziare ad avviare un piano di rigenerazione urbana che preveda diversi step d’intervento, tra cui la riqualificazione della zona antistante la chiesa di San Sabino, una prima pedonalizzazione di viale Imperatore Traiano e un’azione di rafforzamento a tutela di Parco Perotti”.

Il nuovo tracciato ferroviario dovrebbe liberare diversi spazi urbani, bypassando il quartiere Madonnella e deviando il percorso all’altezza di via Amendola dove la rete ferroviaria si riconnetterà. “Parliamo di un progetto già finanziato e gli interventi in atto dovranno essere svolti sulla base di una verifica di compatibilità urbanistica per evitare sovrapposizioni e soprattutto per risolvere eventuali interferenze”.

Sul tratto che dalla spiaggia di ‘Pane e Pomodoro’ giunge fino al camping di ‘San Giorgio’, Sannicandro ritiene che i tempi per una effettiva riqualificazione devono gioco forza essere più lunghi. “Nell’ambito di un piano di rigenerazione urbana - spiega -  si deve poi trovare il modo per iniziare ad abbattere quelle case abusive che deturpano il tratto costiero, ma questo lo possiamo fare solo dento un accordo con il privato a cui garantiremmo le stesse volumetrie, ma per questo vanno aperti i tavoli di trattativa con in mano un serio progetto di riqualificazione”

Insomma,  i tempi sono inevitabilmente lunghi, ma qualcosa dovrà muoversi nel corso dei prossimi cinque anni. “Certamente, possiamo iniziare a fare delle cose importanti a partire dalla zona sud di Madonnella, ma è chiaro che gli interventi dovranno essere inquadrati anche in ragione dei documenti programmatici che in questi mesi sono stati messi in campo, tra cui l’adozione del piano paesaggistico territoriale che il prossimo 27 febbraio arriverà in Consiglio”, ha continuato Sannicandro.

Capitolo Primarie. L’assessore all’Urbanistica non fa previsioni sulla partecipazione ma fissa un paletto: “Se oltre 10mila persone si recheranno ai seggi allora potremmo dirci davvero soddisfatti del risultato raccolto, diversamente non sarebbe di certo un dato entusiasmante”. Sannicandro punta all’intera posta in palio, ma è evidente come uno dei suoi obiettivi sia quello di potersi ritagliare un ruolo importante in una ipotetica squadra di governo. “Sono primarie di coalizione e pertanto, a prescindere da chi vincerà, dobbiamo lavorare per costruire un programma che possa consentire al centrosinistra di vincere le prossime amministrative”.

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