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Comunali Bari 2014

Municipio III, Schingaro: "Ricucire le periferie attraverso la partecipazione"

Il candidato di Convochiamoci per Bari corre alla presidenza della nuova entità amministrativa che comprende San Paolo, Stanic, San Girolamo, Fesca e Marconi: "Bisogna avere una visione analitica del territorio"

Quarantadue anni, sociologo, docente universitario e urban planner: Nicola Schingaro è il candidato della lista 'Convochiamoci per Bari' , con Luigi Paccione sindaco, alla presidenza del III Municipio (San Paolo-Stanic-Villaggio del Lavoratore-San Girolamo-Fesca-Marconi)

Lei ha una lunga esperienza di studi sulle tematiche riguardanti socializzazione e marginalità.

"Il mio percorso si è sviluppato attorno a temi come le periferie, la disuguaglianza dello spazio urbano, criminalità e devianza. Più recentemente invece mi sono occupato di inclusione, partecipazione e democrazia. In questi anni, ho sempre fatto proposte in tal senso. ma non sono mai stato ascoltato da una classe politica sorda e cieca.  Da questa rabbia è nata la voglia di mettermi in gioco. Fortunatamente, grazie a Convochiamoci per Bari. ho trovato un programma politico che era esattamente in linea con la mia idea di città e visione dei quartieri, ponendo al centro la partecipazione, una svolta netta rispetto a quella praticata negli anni scorsi, imbevuta di retorica, anche con decisioni calate dall'alto,

Il Municipio III è uno di quelli definiti 'a rischio' per le tante questioni che lo attanagliano.

"Nel programma c'è la volontà di ricucire il binomio centro-periferia che passa attraverso una serie di interventi, ponendo al centro l'importanza della partecipazione. Non solo una rigenerazione degli spazi urbani, ma anche culturale e sociale dei quartieri. Il fine ultimo è quello di implementare interventi e politiche che possano portare a un cambiamento, anche se ciò non può avvenire dall'oggi al domani e con strumenti di breve durata".

Analizzando i territori, quali strumenti intendete adoperare per migliorare la qualità della vita dei circa 80mila abitanti?

"I territori vanno studiati. Da ricercatore dico che bisogna raccogliere dati. Una priorità per tutti i quartieri è una mappatura dello spazio urbano. In tutti mancano luoghi per contenitori culturali, attività ricreative e sportive, spazi di socialità e giardini per i bambini. Proponiamo un recupero e un riutilizzo più sostenibile dello spazio attraverso la partecipazione, accogliendo le istanze e ascoltando i bisogni della gente, riassumendo il punto di vista degli abitanti, quartiere per quartiere. Bisogna avere una visione analitica del territorio".

Qual è la sua opinione riguardo il nuovo assetto del Decentramento approvato recentemente?

"E' tutto ancora in divenire e bisognerà rimboccarsi le maniche per gestirlo al meglio. Si tratta di una operazione complessa, accresciuta dall'accorpamento tra quartieri che ha interessato anche questo Municipio. Ciò richiederà maggiori sforzi. L'operazione si può fare con le metodologie giuste e quelle utilizzate da Convochiamoci per Bari possono consentire di affrontare a testa alta la sfida dei nuovi Municipi.

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