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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Olivieri: "Credo ancora alle primarie, ma la politica non può essere quella degli accordi"

Dopo l'accordo Decaro-Petruzzelli, il candidato sindaco di Realtà Italia riconferma la sua volontà di partecipare alle primarie del centrosinistra. Ma commenta: "Gli accordi producono sfiducia negli elettori, con la rinuncia di Petruzzelli le primarie si impoveriscono"

Giacomo Olivieri ci sarà. In una conferenza stampa convocata nel pomeriggio, il candidato sindaco di Realtà Italia riconferma la sua volontà di partecipare alle primarie del centrosinistra del 23 febbraio. Una decisione ribadita nonostante il ritiro dalla corsa di Pietro Petruzzelli, che ha rinunciato alla sua candidatura per sostenere Antonio Decaro.

Ma l'accordo, che senza dubbio rafforzerà il candidato del tavolo di maggioranza, preceduto ieri dalla rinuncia di un altro candidato, Alfonsino Pisicchio, non fa cambiare idea a Olivieri. Che tuttavia non risparmia l'affondo: "Realtà Italia lancia un messaggio chiaro: la politica non è quella degli accordi, che producono sfiducia degli elettori, ma è quella che riesce ad aggregare i tanti baresi disaffezionati alla vita pubblica”. E ai due esponenti democratici che si sono tirati indietro Olivieri ha anche dedicato una frase di Ovidio: "O non tentare neppure o vai fino in fondo".

“Questa – ha continuato Olivieri - non è una campagna elettorale per fare il sindaco ma per trovare il candidato di una coalizione. Noi dobbiamo unire i baresi su un progetto di governo, spiegare loro cosa vogliamo fare per la città e mi auguro che presto ci confronteremo sul programma del centrosinistra”

“La rinuncia di Petruzzelli – ha aggiunto – è un impoverimento delle primarie, che noi volevamo arricchite da più candidati. Tanti giovani appassionati ad una politica fatta in un certo modo erano contenti di vedere una sedia rossa in giro per Bari, poi è arrivato questo accordo con Decaro che noi non capiamo. Abbiamo paura che così a Bari l’astensionismo arrivi al 70% perché i baresi percepiscono male questi messaggi. Comunque nessun tipo di proclama, nessun tipo di accordo, nessuna sedia rossa cambiata all’ultimo momento con altro tipo di poltrone potrà distoglierci dal fare la politica che abbiamo sempre fatto. Io ad esempio annuncio già che mi dimetterò dalla carica di presidente di Realtà Italia nel momento in cui diventerò sindaco”.
 
“Voglio inoltre spiegare ai cittadini che per fortuna l’amministrazione comunale non può essere affidata a qualunque soggetto politico per lascito testamentario. Il Comune di Bari non appartiene a nessuno, quella stanza intitolata a Gioacchino Murat è dei baresi. E loro – ha concluso Olivieri - con le primarie e poi con le elezioni decideranno chi sarà ad occuparla”.

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