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Primarie, Decaro prende le distanze da Emiliano: "Non devo chiedere scusa a nessuno"

Dopo l'intervento del neo segretario Pd al direttivo di Realtà Italia, il candidato sindaco del centrosinistra ribadisce la sua linea con un messaggio su Fb: "Chi vuole stare con me non deve pensare alle poltrone"

Emiliano tenta la mediazione, Decaro prende le distanze. Dopo le polemiche sulle primarie di domenica scorsa, con le accuse e i sospetti sugli episodi di compravendita dei voti, il neo segretario regionale del Pd aveva cercato una rappacificazione con Olivieri, portando al direttivo di Realtà Italia le sue scuse per le tensioni che si erano registrate durante il voto. "Qualcuno di noi ha sbagliato - aveva detto Emiliano - ma ora restiamo uniti".

Un gesto, quello del neo segretario regionale del Pd, da cui tuttavia Antonio Decaro, vincitore delle primarie e da domenica ufficialmente candidato sindaco del centrosinistra, ha voluto in qualche modo prendere le distanze. Con un messaggio postato su Facebook, il parlamentare PD ha ribadito la posizione già espressa all'indomani delle consultazioni interne alla coalizione: "Non parlo di poltrone".

LE PAROLE DI DECARO - "Le uniche persone a cui devo chiedere scusa - scrive Decaro sul suo profilo - sono mia moglie e le mie due figlie, perché con i ritmi di questa campagna elettorale, le sto trascurando. Per il resto, noi stiamo pensando a preparare un programma rivoluzionario per Bari che parte dalla trasparenza, dal rispetto delle regole, dall’innovazione, dalla tutela dei più deboli".

"Chi vuole stare con me, dovrà impegnarsi su questi principi, invece di pensare ad agitare slogan demagogici, a fare pressioni o a chiedere poltrone. Questi atteggiamenti non sono una mancanza di rispetto a me, ma ai baresi, che mi hanno investito di un mandato che io onorerò con tutto me stesso".

PAGANO: "SCUSE DI EMILIANO PER UN EPISODIO SPECIFICO - Cerca invece di chiarire il senso del gesto fatto di Emiliano Ubaldo Pagano, segretario provinciale del partito:  “Le dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dal Segretario regionale, Michele Emiliano, erano volte a creare un clima disteso dopo qualche frizione registrata durante le primarie di domenica scorsa". "Le presunte scuse di Emiliano - precisa pagano - si riferivano a un episodio circoscritto, svoltosi nei pressi di un seggio, che ha visto protagonisti due persone dei rispettivi staff dei candidati, poi peraltro chiarito e ridimensionato dalla ricostruzione dei fatti, frutto solo di una comprensibile tensione dovuta alla competizione elettorale. Non c’è nessuna colpa specifica di cui scusarsi, ma solo il tentativo maldestro di qualcuno dei nostri avversari della prossima tornata elettorale di architettare polemiche di bassa lega”.

VENDOLA: "I PARTITI APRANO GLI OCCHI" - Ma sulla vicenda è intervenuto anche Nichi Vendola, leader di Sel, che sostiene la candidatura a sindaco di Decaro : "Tutti i partiti - ha detto - devono aprire gli occhi e guardare con molta attenzione a quello che è accaduto: se c'è stato un inquinamento, la presenza di ambienti malavitosi o un certo mercato elettorale noi non possiamo far finta di niente. Li ritengo fenomeni molto gravi - ha aggiunto - Non vanno sottovalutati e non vanno nascosti con le cartoline illustrate della retorica elettorale. Ogni volta che il voto è inquinato si mette in crisi un’idea di democrazia ed il centrosinistra non può permettersi il lusso di mettere la testa sotto la sabbia altrimenti si perde di credibilità".

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