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Seggi ballerini in Parlamento, Laforgia resta fuori dalla Camera: "Democrazia dell'algoritmo"

Il computo dei resti sta provocando cambiamenti nella rappresentanza dei futuri deputati e senatori. L'esponente di LeU: "Legge applicata diversamente tra Camera e Senato. E' assurdo"

"E' un assurdo che viola la sovranità popolare. La legge elettorale ha frantumato i criteri di rappresentanza e non tutto ciò non è accettabile": l'avvocato Michele Laforgia, in corsa alla Camera dei Deputati per il collegio di Bari, rimasto fuori dal computo degli eletti nel plurinominale nonostante una buona prestazione ottenuta con la lista di Liberi e Uguali ("tra le migliori in Italia", dice), critica le modalità di applicazione della legge elettorale che, a suo avviso, hanno penalizzato la rappresentanza nel capoluogo di Regione, in particolare a Montecitorio. L'esponente di LeU non è stato eletto per un soffio, a causa del gioco dei resti. In Puglia, ad esempio, l'unico posto per LeU alla Camera è andato a Rossella Muroni, capolista in diverse regioni italiane, la quale ha optato proprio per un collegio salentino. In una conferenza stampa nel suo comitato elettorale di corso Vittorio Emanuele, Laforgia ha fatto il punto della situazione, alla vigilia della prima riunione del Parlamento: "I cittadini di Bari - spiega - avevano diritto a 6 deputati. Se ne ritrovano 5. Lecce, ad esempio, da 7 ne avrà 9. Il voto del Collegio barese non può valere meno di quello salentino. Tra l'altro, quello del capoluogo era già, a mio avviso, sottorappresentato".

L'esempio del collegio plurinominale Senato 

L'esponente di LeU ritiene che lo stesso ufficio elettorale abbia agito diversamente a seconda dei due rami del Parlamento: "Al Senato - afferma - la legge è stata applicata correttamente, salvaguardando il numero dei seggi per popolazione. Alla Camera, invece, no. Siamo, di fatto, alla democrazia dell'algoritmo, con un effetto flipper provocato da questa legge elettorale". Il riferimento è al cambio avvenuto per Palazzo Madama in Puglia dove la Corte d'Appello ha assegnato il terzo seggio per Forza Italia al plurinominale 1 (Bari-Bat-Foggia), dopo aver, in un primo momento, premiato il 2 (Sudbarese-Taranto-Brindisi-Lecce). In questo modo è stata eletta Carmela Minuto, al posto di Michele Boccardi

Reclamo alla Giunta per elezioni?

Cosa fare, dunque? Laforgia potrebbe sporgere reclamo alla Giunta per le Elezioni di Montecitorio, poiché non vi è possibilità giurisdizionale di impugnazione. Altri mancati parlamentari, in altre zone d'Italia, si stanno muovendo verso questa direzione non avendo alternative: "E' la Camera - afferma Laforgia - a decidere sulla Camera, per il principio dell'autodichia. Le decisioni sui reclami, però, vengono prese dopo molto tempo. Bisognerà capire, se, intanto, sarà sorto un problema costituzionale perché il rischio è quello di avere una base inficiata con eletti 'non regolari'". Laforgia, infine, ha sottolineato anche l'assenza di personalità istituzionali locali alla sua conferenza: "Il governatore Emiliano e il sindaco Decaro dovevano essere qui perché viene alterata la rappresentanza di un territorio. La legge non può essere applicata diversamente a seconda delle commissioni di uno stesso ufficio".

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