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Elezioni Politiche 2013

Elezioni politiche 2013, Azione Cattolica: "No all’astensione"

L'associazione cattolica più antica elenca le questioni urgenti ma senza indicare alcuna preferenza tra i partiti. Giovani e famiglia le priorità

“Andare a votare”, senza se e senza ma. L’Azione Cattolica, la più antica delle associazioni cattoliche italiane, non ha dubbi sul senso e il significato da attribuire al prossimo appuntamento elettorale. In questi giorni, infatti, il Consiglio Nazionale ha redatto una nota ufficiale in cui si elencano i temi dirimenti per il futuro del Paese “rifuggendo la tentazione dell'astensionismo e della protesta”.

Responsabilità, equità, sobrietà e solidarietà. Sono quattro parole chiave entro cui si collocano le varie proposte dell’associazione. Tutte prendono le mosse dall’assunto che è necessario “ripartire dalle persone per restituire dignità a chi vive le troppe fatiche del tempo presente”.

Una "questione sociale", avverte l’Ac, che può essere messa a fuoco solo se sono chiari i valori di riferimento: la famiglia e l’etica della vita. Il documento è rivolto a tutte le parti politiche e punta a mettere a fuoco le questioni urgenti del Paese, a partire dalle riforme istituzionali e dal cambiamento della “vergognosa” legge elettorale. L’idea è di offrire temi con cui i cittadini possano misurare la validità dei programmi offerte dai vari partiti, senza indicare preferenze di sorta.

Tra i dieci temi indicati figura la questione giovanile: “La crisi sta scaricando i suoi costi sulle nuove generazioni -  si legge nel Documento -. Occorre, quindi, offrire più opportunità di lavoro ai giovani, tra i quali è importante che cresca la voglia di reagire, incalzando le classi dirigenti su adeguate politiche di istruzione, formazione, innovazione e ricerca, perché un Paese che non investe sulle giovani generazioni si priva del futuro”.

Richiesta anche la riduzione del numero dei parlamentari a cui fa seguito lo snellimento delle procedure legislative, la razionalizzazione degli organi di rappresentanza locale ed una disciplina che garantisca trasparenza nei rimborsi elettorali.
Necessario, inoltre, “rivedere il sistema welfare”, migliorare l’integrazione dei migranti “avviando una seria riflessione sulla normativa che regola il diritto di cittadinanza per gli stranieri”, e consolidare i rapporti con l’Europa. “L’Ue – si continua a leggere -  non può ridursi alla sola dimensione finanziaria: deve anzi recuperare la sua originaria natura volta alla costruzione della solidarietà tra i popoli”.

L’associazione ha ribadito il suo impegno per promuovere una cultura della legalità contro ogni forma di abuso e discriminazione. Infine, per bocca del suo presidente Franco Miano, l’Ac ha incoraggiato partiti, credenti e non ad avviare un dialogo sul tema della vita. “Al di fuori di ogni strumentalizzazione, -  conclude il Documento - tra credenti competenti e non credenti aperti al confronto, è urgente iniziare un non consegni il Paese al vuoto relativismo dei valori”.

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