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Caso rimborsi M5S, Scagliusi: "Presi mille euro per dei controlli medici, ma ho restituito tutto"

Anche il deputato polignanese del M5S tirato in ballo sulla vicenda delle mancate restituzioni al fondo del microcredito dei cinquestelle. In un post su Fb le sue spiegazioni. Il blog del Movimento: "Un caso minore"

Spunta anche il nome del deputato polignanese Emanuele Scagliusi tra quelli dei parlamentari M5S coinvolti nella vicenda delle mancate restituzioni di parte dello stipendio al fondo del microcredito dei cinquestelle. "Un caso minore", viene definito quello di Scagliusi dallo stesso blog ufficiale del Movimento 5 Stelle, dove sono stati pubblicati i nomi dei nuovi casi accertati, 'anticipando' così la terza parte dell'inchiesta de 'Le Iene'.

"Soldi presi per controlli medici, già restituiti"

Per Scagliusi, in corsa alle prossime elezioni nel collegio uninominale Puglia 5 per la Camera, è stato deciso un "richiamo". "Ad oggi - si legge sul blog del M5S - ha restituito più di 223 mila euro. Ha modificato di mille euro la distinta del bonifico. Ha già provveduto a restituire la somma. E in accordo col Movimento verserà una mensilità di restituzione in più al fondo per il microcredito come penale per l'errore fatto". E' lo stesso deputato pentastellato, con un post su Fb, ad ammettere quanto accaduto spiegando di aver provveduto poi a restituire quanto dovuto:

"Ad oggi ho restituito più di 223 mila euro sul fondo del Microcredito per le piccole e medie imprese. Ieri sera a Gioia del Colle (Bari) sono stato avvicinato da Filippo Roma de Le Iene che mi ha contestato un bonifico di agosto scorso in cui ho restituito mille euro in meno rispetto a quanto previsto. Mille euro che ho restituito nella rendicontazione successiva. La verità è che qualche mese fa ho avuto la necessità di fare una spesa personale di cui non volevo sapessero nulla né la mia compagna per non farla preoccupare né il mio collaboratore, che controlla la mia rendicontazione. In pratica, ho preso in prestito mille euro dei soldi a mia disposizione per dei controlli medici sulla mia persona che volevo rimanessero nascosti ai miei cari. Mille euro che, ribadisco, ho già versato sul fondo del Ministero dello Sviluppo Economico insieme agli altri 222.133,30 per un totale di 223.133,30. Per prenderli senza che il mio collaboratore e la mia compagna se ne accorgessero ho modificato la cifra sulla distinta del bonifico. Questa è la vera leggerezza fatta e di cui chiedo profondamente scusa. Non so cosa emergerà dal servizio, ma questi sono i fatti. Davanti alle telecamere non ho ritenuto opportuno parlare di fatti personali, ma ora a mente fredda ho preferito sciogliere il riserbo. Mi rimetto totalmente al giudizio dei probiviri e del garante conscio di aver sposato un Movimento che è uno stile di vita a cui penso di aver dimostrato con i fatti in questi cinque anni la mia appartenenza. Chiedo solo di tenere conto che ho donato dei miei stipendi oltre 223 mila euro e che ho sbagliato una sola volta per mille euro giá restituite".

Il caso di Francesco Cariello

Ma tra i nomi pubblicati sul blog del M5S compare anche un altro nome, quello di Francesco Cariello, deputato uscente e non ricandidato. "Ha una irregolarità negli ultimi bonifici - si legge sul blog - Ha continuato a sostenere di poter dimostrare la regolarità dei suoi bonifici. Non ci ha voluto dare l'autorizzazione di accedere ai dati in possesso del MEF e questo va contro il nostro principio di trasparenza. A questo punto è fuori dal Movimento".

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