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Giovedì, 30 Novembre 2023
Politica

No all'eutanasia, il Consiglio regionale della Puglia boccia la proposta per introdurla

L'amarezza del consigliere Pd Amati, autore della proposta di legge respinta in aula: " È un vero caos, un clamoroso difetto di governo delle cose concrete". Plauso al voto contrario da Fdi

E' stata bocciata dal Consiglio della Puglia la proposta di legge che avrebbe introdotto l'eutanasia sul territorio regionale. L'iniziativa legislativa, presentata dal consigliere Fabiano Amati del Pd, ha subito il voto contrario già al primo articolo, circostanza che ha portato al decadimento della pdl. 

Il voto è stato commentato con amarezza dal consigliere Amati: "Sul punto del fine vita è stata data" dice riferendosi a chi era contrario alla proposta "una giustificazione risibile sulla mancata previsione dell'argomento nel programma elettorale regionale, come se l'esecuzione delle sentenze della Corte costituzionale possa essere oggetto di un programma elettorale e non una condotta lineare per non darsi all'eversione".

"Come fa il Presidente Emiliano - aggiunge secondo quanto riporta l'agenzia Dire - , che come me ha giurato sul rispetto della Costituzione e delle leggi, a ispirare questa clamorosa violazione abbandonando addirittura l'aula al momento del voto? - chiede Amati - Come possiamo fingere su tutto e chiudere gli occhi sul fatto che il Ministero della salute ha espressamente chiesto alle regioni italiane di eseguire la sentenza della Corte costituzionale? È un vero caos, un clamoroso difetto di governo delle cose concrete, che mi porta purtroppo a combattere, senza sosta, contro una maggioranza elettorale trasformatasi purtroppo in opposizione ai bisogni e le aspettative dei pugliesi", conclude Amati.

Negativo anche il parere del capogruppo di Fdi e neo senatore Ignazio Zullo: "In una materia così delicata non si può giocare con la sofferenza più grande dell’uomo, qual è la morte,  - dice - per appuntarsi inutili medagliette e titoli di giornale. Senza contare che la ‘voglia di vivere o morire’ è legata anche alla qualità dell’assistenza sanitaria che il paziente e l’ammalato ricevono. La sofferenza non dobbiamo estirparla perché fa parte di noi ma dobbiamo alleviarla e dobbiamo chiederci se in Puglia sono efficienti i servizi di assistenza ai malati terminali e se siamo in grado di assicurare le cure palliative e la terapia del dolore. Se una Regione è incapace di sostenere la vita con i servizi sanitari e di integrazione socio-sanitaria è allora vuol dire che sul piano sanitario ha fallito la sua mission che è tutelare e promuovere la salute e quindi la vita" conclude Zullo.

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