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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Caso Fibronit, le associazioni: "La costruzione del parco unica e necessaria soluzione"

Dopo la sentenza del Tar che ha bocciato la decisione del Comune di destinare l'area dell'ex Fibronit a verde pubblico, si è riunita ieri la Consulta comunale dell'Ambiente. Insieme alle altre associazioni e ai referenti istituzionali del Comune, la Consulta ha definito le azioni da intraprendere per difendere l'inedificabilità della zona, facendo appello alla partecipazione di cittadini e istituzioni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

"I recenti sviluppi e le dichiarazioni pubbliche raccolte intorno alla sentenza del TAR Puglia di Bari sulla Fibronit ci fanno riconsiderare il ruolo di tutte le associazioni ambientaliste nonché della cittadinanza intera sulla questione.

La sentenza del TAR Puglia censura l'operato del Comune di Bari definendo la scelta di variare la destinazione della zona a verde pubblico non sufficientemente motivata sotto il profilo dei presupposti urbanistici in quanto non si sono correttamente applicati i principi in materia di perequazione. La pronuncia del TAR non ha tenuto conto della gravissima situazione di inquinamento ambientale e di pericolo per la salute pubblica che insiste sull’area, trattando la vicenda come una questione meramente urbanistica. Inoltre, appare singolare il riferimento alla Legge Regionale 20/2001 che non impone l’obbligo di perequazione tanto più in presenza di una variante al Piano vigente. I minimi inderogabili (9 mq per abitante) non possono rappresentare un limite per una città che tuttora è al di sotto degli standard in tema di verde pubblico fruibile dai cittadini. Per questo motivo, ieri 3 Agosto 2011 si è riunita nella sala Consiliare del Comune di Bari la Consulta Comunale dell’Ambiente insieme alle altre associazioni e ai comitati interessati alla vicenda nonché i referenti istituzionali dell’amministrazione comunale.

Dopo ampia discussione, durante la quale i rappresentanti istituzionali del Comune di Bari intervenuti all’assemblea, hanno fatto il punto sugli aspetti amministrativi e a seguito degli interventi scaturiti da parte delle varie associazioni, la presidente della Consulta dell’Ambiente del Comune di Bari, Elvira Tarsitano, propone la costituzione di un forum permanente tecnico-scientifico-operativo per la concertazione di tutte le azioni di contrasto rispetto a qualsiasi processo che rallenti la fruibilità sicura dell’area, ovvero apporre un punto fermo, definitivo e irrevocabile sulla dichiarazione di inedificabilità del sito ex Fibronit finalizzato alla realizzazione del parco urbano.

Le associazioni ed i comitati presenti all’incontro accolgono la proposta della presidente, e si fa appello a tutte le associazioni, gli ordini professionali interessati alla tutela della salute pubblica, alle amministrazioni e le istituzioni locali e nazionali a partire dal Comune di Bari, Provincia di Bari, Regione Puglia e Ministero dell’Ambiente.

L’area della Fibronit è oramai emblema del degrado urbano non solo cittadino ma nazionale. Qualora non si riscontrino da parte di tutti l’osservanza del principio di tutela della salute pubblica, le associazioni ambientaliste tutte provvederanno a presentare esposto-denuncia per eventuali reati legati all’inosservanza del principio di precauzione. Nell’immediato, non si esclude inoltre di intervenire nel procedimento amministrativo dinanzi al Consiglio di Stato costituendosi parte civile.

I benefici ambientali rinvenienti dalla scelta si presenta oggi, per tante circostanze, come unica e necessaria soluzione di destinare l’area ex Fibronit a parco urbano. Il progetto del parco si sviluppa nella consapevolezza che l’unico modo di poter “risparmiare” economicamente è quello sul lungo periodo di investire sulla “salute” della città e dei suoi abitanti, confortati dal concetto di sostenibilità dello sviluppo secondo i più avvertiti protocolli internazionali.


Consulta dell’Ambiente del Comune di Bari"

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