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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Fiera del Levante, Schittulli: "Tocca alla Regione ripianare i debiti"

Il presidente della Provincia attacca Vendola: "Il dissesto finanziario dell'ente causato dai manager nominati dalla sua giunta"

E' di nuovo scontro sulla Fiera del Levante. La situazione di crisi in cui versa l'ente - 14 milioni di debiti che qualche mese fa hanno portato alle dimissioni del presidente Gianfranco Viesti - è stata oggi al centro di una conferenza stampa del presidente della Provincia Schittulli, che ha voluto replicare alle dichiarazioni "trionfalistiche" - così le ha definite il numero di via Spalato - fatte da Vendola all'indomani dell'incontro con i soci fondatori dell'ente. Nel corso dell'incontro Schittulli ha anche voluto rispondere a Emiliano, che lo aveva accusato di essere co-responsabile del dissesto dell'ente, essendo anche lui nel Consiglio di amministrazione.

GIUNTA VENDOLA SOTTO ACCUSA - “La Fiera del Levante non è un cerino acceso che deve passare di mano in mano - ha affermato Schittulli - Per risanarla e rilanciarla occorre mettere mano al portafoglio e può e deve farlo chi è stato, o sono stati, il responsabile dello sfascio economico in cui versa, ovvero,  circa 14 milioni di euro, prodotti durante i management nominati dalla Giunta Vendola. Quindi è la Regione Puglia che non solo deve ripianare i debiti, ma deve mettere la Fiera nelle condizioni di essere attrattiva per quell’opera di privatizzazione che poteva e doveva essere fatta già anni orsono”.

"SEMPRE DENUNCIATO IL DISSESTO" - Durante l'incontro con la stampa Schittulli ha poi mostrato i verbali delle riunioni di Cda, evidenziando "di aver contestato fin dal giorno del mio insediamento, il 7 maggio dello scorso anno, in maniera garbata, cercando sempre di tutelare l'istituzione per salvaguardare l'immagine di uno dei simboli di Bari, la gestione 'dalle maglie troppo larghe' del management" .

"Ho la sensazione che si continuino a prendere decisioni errate – ha concluso Schittulli – come l’ipotesi di dismettere, anzi di svendere i terreni circostanti. Semmai questa operazione dovesse essere fatta dovrà  servire ad offrire  in quella zona un’edilizia residenziale agevolata a chi ha un reddito medio-basso, giovani coppie e anziani in modo particolare. Per quanto riguarda, invece, il quartiere fieristico, salvaguardando i posti di lavoro, sarebbe meglio una discussione più approfondita che tenga conto sia degli enormi investimenti che sono stati effettuati, ma anche della loro fruibilità pubblica e la capacità di un auto-sostentamento economico dell’Ente che deve, comunque, costituire un vero appeal per i privati che vorranno investire nella Fiera”.

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