Palese, manca il numero legale e Di Liso non riesce a dimettersi

Terzo consiglio senza numero legale. E così Erio Di Liso non ha potuto rassegnare in modo ufficiale le proprie dimissioni da presidente della I^ circoscrizione Palese-Santo Spirito. La situazione nel quartiere a nord di Bari è davvero di piena burrasca politica. Di Liso ha già promesso che non farà un passo indietro, le motivazioni politiche e personali che lo hanno spinto a prendere questa decisione sono state già spiegate in una lettera inviata al sindaco Emiliano. Una norma presente nel regolamento circoscrizionale sta però trasformando un pro-forma in un caso politico. Sembra che a bloccare la partecipazione dei consiglieri del Pd nel consiglio di ieri sia stato proprio il sindaco, che da giorni cerca di incontrarsi con Di Liso per approfondire di persona le questioni poste alla base delle sue dimissioni. Oggi ci sarà l’ennesima convocazione e affinché gli esiti del consiglio siano validi basterà la presenza di almeno cinque consiglieri.

Intanto proprio ieri i militari della Guardia di Finanza hanno fatto irruzione negli uffici della prima circoscrizione per acquisire le copie dei verbali di riunione delle commissioni, in agosto particolarmente ricorrenti se è vero che se si escludono sabati, domeniche e festivi, si sono riunite tutti i giorni. Si tratta di un filone delle indagini che le Fiamme Gialle stanno conducendo sul tema dei gettoni di presenza a Palazzo di Città, verificando i verbali sia dei consigli comunali che delle commissioni. A Palese, intanto, si pensa a nuove elezioni. Ci sarebbe tutto il tempo per farle dato che la legislatura di Emiliano si concluderà solo fra 18 mesi. Ma se si formerà un nuovo consiglio circoscrizionale questo rischierà di durare poco più di un anno. Non certo una panacea per le casse pubbliche.