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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Murat / Corso Vittorio Emanuele II

Comune, sciolto gruppo Forza Italia. Melini: "Nave a picco. Dov'è Berlusconi?"

Acque sempre più agitate nel centrodestra a pochi giorni dal commissariamento del partito a Bari e dalla nascita del gruppo Ap-Ncd a Palazzo di Città

"La nave è a picco. Il gruppo di Forza Italia in Comune è azzerato. Siamo per Bari, ai baresi non piacciono le beghe di partito ma interessano i problemi della città.. Se qualcuno ha pensato di cacciarci da un partito che ha abbiamo servito per tanti anni si sbaglia". Si sfoga Irma Melini, consigliera a Palazzo di Città eletta tra i berlusconiani, di fatto esautorata dai dirigenti forzisti nei giorni scorsi con l'affidamento dell'incarico di commissario a Bari e in provincia al deputato Francesco Paolo Sisto al posto proprio della Melini: una scelta al culmine di lotte interne al partito fondato da Berlusconi che ha visto sgretolarsi, nei giorni scorsi, la compagine in Consiglio comunale, con la creazione del gruppo Ap-Ncd a cui aveva aderito anche il consigliere ex Fi Michele Picaro.

Oggi, al termine di giorni tribolati dal punto di vista politico la decisione di sciogliere definitivamente il gruppo: i tre consiglieri 'superstiti', Melini, Romito e Finocchio, confluiranno nel gruppo misto che sale a quota 7 (già presenti il capogruppo Caradonna, De Robertis, Maurodinoia e Smaldone), praticamente quasi il 20% dell'intera assemblea, sempre più fluida sia a destra che a sinistra. La Melini ha comunicato in conferenza stampa lo scioglimento del gruppo, annunciando la creazione di una nuova 'corrente' politica, '#ScelgoBari', a cui hanno anche aderito, tra gli altri, l'ex vicecoordinatore cittadino di FI, Antonio Ciaula e la consigliera del Municipio 1 Fabiana Mercurio.

L'ex esponente forzista, tra le più suffragate alle scorse Comunali e vicina a entrare in Consiglio regionale solo 10 mesi fa, ha rivendicato con forza la propria scelta non risparmiando frecciate e accuse ai vertici di Fi: "Berlusconi aveva parlato di rilancio di Forza Italia. Dov'è? - si chiede Melini - Quello che sta accadendo oggi non è una lotta tra alcune persone ma è la fine di partiti egemoni in cui c'è un leader e poi il nulla. La nostra battaglia non è per le poltrone. L'anno scorso mi venne chiesto direttamente da Maria Rosaria Rossi di candidarmi alle Regionali e ottenni il maggior numero di voti a Bari città. Ho messo la faccia in ogni battaglia e devo poi venire a sapere, dai giornali, che siamo stati commissariati all'indomani della nostra battaglia sulla questione di Largo Pacha. Tutto ciò è irrituale".

Rapporti interrotti, dunque, già difficili da tempo, specie con il coordinatore regionale del partito, sullo sfondo di tensioni tra le varie anime del centrodestra: "Vitali - racconta Melini - non mi risponde neppure agli sms e l'onorevole Sisto prima ha negato e poi confermato la scelta calata dall'alto, proponendomi di essere suo vicario. Raffaele Fitto? -accenna la consigliera riferendosi al capo di Conservatori e Riformisti - non lo sento da 10 mesi. La ragione di tutto questo forse è ascrivibile alla febbre 'da collegio' che sta instillando la nuova legge elettorale, l'Italicum" che prevederà. inevitabilmente, una riduzione del numero di parlamentari. Melini, a tal proposito, rivendica un ruolo di militante che parla alla base: "Abbiamo organizzato noi i pullman per le manifestazioni di Forza Italia, portando anche le focacce ai militanti. Il collegio futuro di Bari centro, ad esempio, sarebbe opportuno lasciarlo ai giovani che zappano politicamente. Invece siamo giunti fino a questo punto". Al capolinea. 

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