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Forza Nuova: solidarietà ai militari italiani trattenuti in India

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

«LATORRE E GIRONE LIBERI SUBITO», con questa frase riportata su uno striscione i militanti di Forza Nuova Novara hanno
voluto esprimere la loro solidarietà e vicinanza ai Marò del Regg. San Marco detenuti illegalmente in un carcere indiano.

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono i Fucilieri di Marina del Reggimento San Marco in missione antipirateria a bordo della nave Erica Lexie, dove il 15 febbraio, nel corso di uno scontro a fuoco, due pescatori indiani morirono a bordo del peschereccio che non si fermò all’Alt dei militari. L’incidente, al vaglio delle autorità locali, avvenne in acque internazionali e quindi sotto la giurisdizione italiana che ne curava la sicurezza, ma le autorità indiane arrestarono i militari italiani accusandoli di omicidio, escludendo di fatto qualsiasi coinvolgimento degli inquirenti italiani, violando tutti gli accordi internazionali che regolano
questo tipo di missioni, solo dopo numerose ed estenuanti trattative fu concesso agli esperti balistici italiani di partecipare, ma solo in qualità di osservatori.

Secondo Forza Nuova questa è la conseguenza di una credibilità internazionale ormai svanita, grazie ad una classe politica inetta ed incapace, succube di poteri forti ed interessi finanziari, che non solo hanno portato la nazione ad un passo dal baratro, ma di fatto hanno reso l’Italia lo zimbello della comunità europea e mondiale. Se pur esprimendo il massimo cordoglio per la morte dei due pescatori indiani a causa di un tragico ed equivoco incidente, non possiamo non notare la palese contraddizione delle autorità indiane, nonostante esse partecipino attivamente, con proprie unità militari, alle stesse missioni antipirateria e consapevoli dei trattati e limiti giurisdizionali, continuino a trattenere in ostaggio i nostri militari, quasi a cercare una sorta di riscatto o di un motivo per allontanare truppe professionali da avvicendare con altre locali, più morbide ed accondiscendenti. Attualmente la lenta macchina diplomatica prosegue la propria strada, anche con il supporto dell’Unione Europea, che appoggia le tesi italiane sulla giurisdizione, anche se critica la lentezza della reazione diplomatica italiana.

Forza Nuova, a Novara come in altre città italiane, chiede la liberazione e l’immediato rimpatrio incondizionato dei nostri militari.

Ufficio Stampa
Forza Nuova Novara
fn.novara@libero.it
Tel: 348 5725218

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