Inseguito e minacciato, disposto "servizio di vigilanza" per il sindaco di Cellamare Vurchio: aveva già ricevuto intimidazioni
L'intervento della Prefettura dopo la denuncia presentata dal primo cittadino in seguito a un episodio in cui è stato inseguito e minacciato da sconosciuti. Già tre anni fa aveva ricevuto una lettera con minacce di morte, seguita da una bomba al campo sportivo comunale
Dopo essere stato destinatario di intimidazioni e minacce, al sindaco di Cellamare, Gianluca Vurchio, è stato assegnato un servizio di vigilanza. Dallo scorso febbraio il primo cittadino è seguito nei suoi spostamenti dalle forze dell'ordine. "Mi è stato assegnato un servizio di vigilanza a tutela della mia incolumità dopo che nei mesi scorsi sono stato inseguito e minacciato. Mi sono spaventato, ho sporto denuncia e la prefettura di Bari è intervenuta, ha spiegato Vurchio alla Dire.
"Gli ultimi episodi intimidatori sono capitati tra dicembre e gennaio", ha riferito ancora all'agenzia il primo cittadino, che già aveva "vissuto situazioni diciamo particolari". Tre anni fa, a dicembre, aveva ricevuto una lettera anonima con minacce di morte. Solo un mese dopo, una bomba ha distrutto gli spogliatoi del campo sportivo ristrutturati poco prima. Nelle scorse settimane, invece, Vurchio ha sporto denuncia dopo essere stato inseguito e minacciato da sconosciuti.
"Nel corso della riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica è stato deciso il rafforzamento della vigilanza. Avevo già una tutela radiocollegata con pattuglie delle forze dell'ordine che passavano davanti a casa mia, al posto in cui lavoro e al Comune", ha detto ancora Vurchio alla Dire. "Dopo l'ultimo episodio ammetto di essermi spaventato", ha proseguito.
Vurchio ha ricevuto la solidarietà dei Giovani Democratici di Bari. "È inconcepibile e mortificante vedere che chi si spende quotidianamente per la propria comunità e per lo sviluppo del proprio territorio, sia in ambito politico che lavorativo, venga puntualmente preso di mira dalla malavita", sostengono i dem. "A Gianluca - proseguono - diciamo di non lasciarsi spaventare e di continuare sul percorso tracciato sino ad oggi, perché in questa battaglia di civiltà e legalità non è solo, ma tutta la comunità pugliese è dalla sua parte".
"La situazione di continue intimidazioni nei confronti di Gianluca era nota, ma abbiamo atteso che la magistratura svolgesse il suo legittimo lavoro istruttorio - ha dichiarato in una nota il suo collega Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vicepresidente di Avviso Pubblico -. Siamo a lui vicini da tempo. Ci sentiamo quotidianamente. Oggi gli ho detto che la decisione sulla scorta e? la piu? gravosa ma quella piu? giusta. Lo Stato non puo? essere sotto minaccia continua. Perche? un sindaco e? lo Stato". "Colpire un amministratore locale vuole dire mettere nel mirino un’intera comunita? che lo ha democraticamente eletto - ha aggiunto Pierpaolo d’Arienzo, sindaco di Monte Sant'Angelo e Coordinatore di Avviso Pubblico per la Puglia -. Oggi piu? che mai e? necessario che lo Stato si faccia sentire in modo forte e deciso. Questa pressione sugli amministratori deve finire".
(foto Fb Gianluca Vurchio)