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Giorno del ricordo, incontro in Consiglio. Emiliano: "Memoria di quei momenti insegnamento contro la guerra"

In via Capruzzi un seminario con i ragazzi delle scuole per ricordare le vittime delle foibe. La nota del presidente Emiliano: "Oggi manteniamo la memoria di quei terribili momenti, per non dimenticare quanto scritto nell’articolo 11 della nostra Costituzione: l’Italia ripudia la guerra"

Una giornata "per conservare e rinnovare" la memoria delle foibe e dell'esodo delle popolazioni istriane e giuliano dalmate di lingua italiana. L'incontro si è tenuta questa mattina in Consiglio regionale, con la partecipazione delle autorità militari e civili e il coinvolgimento dei ragazzi degli istituti "Panetti" di Bari e "Giordano" di Bitonto.

Oggi parleremo "di storia e soprattutto di ripudio delle violenze e di superamento delle divisioni, riaffermando il primato della pace e della democrazia", ha detto il presidente Loizzo, presentando i temi. "Anni di silenzio sulle vicende in quei territori hanno nascosto le sofferenze di migliaia di vittime", ha aggiunto. Sono quelle dell'esilio dalle loro terre e delle crudeltà commesse in quelle zone, con la morte nelle foibe e con le violenze etniche. "Rievocando i temi storici in questa giornata di memoria, il Consiglio regionale vuole rivolgersi soprattutto ai ragazzi – ha osservato il presidente Loizzo - perché l'obiettivo resta quello di scrivere una storia condivisa del nostro Paese, che dopo l'8 settembre 1943 ha riscattato la guerra fascista con la Resistenza, ha contribuito alla liberazione ed è poi stato tra i costruttori di uno straordinario edificio, l'Europa unita, alla quale si deve se le pagine dell'odio e dei conflitti sono state superate".

È stato ricordato anche il ruolo della Puglia nell'accoglienza di oltre quattromila esuli, ennesima prova di generosità del popolo pugliese.

Il presidente Emiliano, in occasione della ricorrenza, ha diffuso una nota: "Dall’altra parte dell’Adriatico furono in migliaia a dover fuggire dalle proprie case al termine della seconda guerra mondiale, una guerra che portò grandissimi lutti e distruzioni per tutte le popolazioni civili, vittime di vendette e violenze insensate, culminate negli eccidi delle foibe. I porti pugliesi furono rifugio e asilo per chi scappava, a Bari esiste un quartiere intitolato alla città di Trieste, già popolato dai profughi giuliano-dalmati e dei Balcani. Oggi manteniamo la memoria di quei terribili momenti con il Giorno del Ricordo, sapendo che le celebrazioni insegneranno alla giovani generazioni quanto scritto nell’articolo 11 della nostra Costituzione: l’Italia ripudia la guerra”.

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