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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Lama San Giorgio, dopo la sospensiva del Tar, attende ancora risposta dal governo

Il deputato Emanuele Scagliusi (M5S) torna a ribadire in Aula le richieste dell’interrogazione presentata lo scorso luglio. Intanto il TAR accoglie le istanze dei cittadini e dei comitati

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

È di questi giorni la notizia che il Tar Puglia, accogliendo il ricorso presentato dal Comune di Rutigliano, ha emesso un’ordinanza di sospensione della delibera di Giunta regionale del 28 maggio scorso. Per Lama San Giorgio decade, dunque, l’attestazione di «compatibilità paesaggistica in deroga alle prescrizioni di base con effetto di autorizzazione» ai lavori per il ripristino della continuità idraulica in tutto il percorso della lama. Il collegio giudicante ha ritenuto la decisione della Regione «affetta da illegittimità, in quanto si sostanzia in una inaccettabile deroga generalizzata alle disposizione vincolistiche dettate dal Piano paesaggistico». I Comuni interessati dalla lama vanno da Gioia del Colle a Bari, passando per Sammichele, Casamassima, Rutigliano, Noicattaro e Triggiano.

“Ci avevamo visto giusto – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S) che lo scorso luglio ha presentato una interrogazione sulla Lama San Giorgio – per fortuna il TAR non ha avuto i tempi biblici del Governo ed ha sospeso la scellerata delibera 999 del 28 maggio scorso. Lo spirito di abnegazione dei cittadini e la nostra ferma volontà di tutelare l’ambiente hanno avuto la meglio, per ora. Sappiamo benissimo che la questione è tutt’altro che chiusa ma questa è una piccola vittoria che ci sprona ad andare avanti più decisi che mai”.

Circa 4 mesi fa, infatti, il deputato del MoVimento 5 Stelle Emanuele Scagliusi ha depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente, dal quale attende ancora una risposta nonostante due solleciti avanzati in aula. “Ho chiesto al Governo – continua il deputato 5 stelle - di attivarsi al fine di chiedere, in via cautelare, la sospensione dei lavori di realizzazione della condotta interrata di scarico delle acque provenienti dal nuovo depuratore di Casamassima che potrebbe determinare anche condizioni di rischio per l'assetto idrogeologico”.

Il malcontento manifestato a più riprese dai cittadini, dalle associazioni e dai comitati interessati dimostra quanto sia intollerabile la sordità del Presidente della regione Puglia nonché Commissario Straordinario per l’Emergenza Ambientale in Puglia, che ha disatteso tutti gli inviti dei cittadini dei comuni interessati che auspicavano un confronto civile per trovare una soluzione condivisa. Di contro, Vendola ha manifestato a più riprese la sua intenzione di far scorrere nell’alveo di Lama San Giorgio i reflui dei depuratori di Sammichele, Casamassima, Putignano e Gioia del Colle.

“È necessario – conclude Scagliusi – convocare quanto prima un incontro tecnico tra la Regione Puglia, il Commissario delegato per l'emergenza ambientale in Puglia, l'Acquedotto pugliese e una delegazione dei comuni interessati al fine di risolvere la questione in merito al trattamento delle acque reflue e di trovare, tutti insieme, una soluzione che sia sostenibile ed allo stesso tempo vantaggiosa per i cittadini”.

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