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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Raddoppio in Comune e 'guerra' di sondaggi col centrosinistra, le mosse della Lega nella corsa a Palazzo di Città

Il Carroccio ha presentato Michele Picaro, secondo consigliere transitato nel movimento guidato da Salvini. Un rafforzamento che peserà sul tavolo del centrodestra per la scelta del candidato sindaco

Da una parte il 'raddoppio' in aula Dalfino, dall'altra la guerra dei sondaggi con il centrosinistra sul consenso riguardante l'operato del sindaco Antonio Decaro: la Lega si espande a Palazzo di Città e guarda sempre più a un ruolo da perno del centrodestra in vista delle Comunali di maggio 2019 a Bari. L'occasione per ribadire questo concetto è stata l'ufficializzazione, durante una conferenza stampa, del passaggio di Michele Picaro nel Carroccio, già comunicata nei giorni scorsi. Con il cambio di casacca del consigliere, sparisce nuovamente Forza Italia dall'assemblea cittadina. Un segnale evidente di declino dei berlusconiani in città e di quanto lampanti siano i cambiamenti dei rapporti tra i principali partiti della coalizione che non ha ancora scelto il candidato sindaco, con la Lega a sottolineare il suo ruolo di "partito di maggioranza relativa" un tempo impensabile a Bari e appannaggio esclusivo (o quasi) di Forza Italia, alle prese, in questi giorni, col rinnovo dei vertici regionali dopo le dimissioni del coordinatore Luigi Vitali nel bel mezzo delle trattative in vista delle prossime scadenze elettorali. 

"Tavolo del centrodestra in ritardo? C'è tempo fino ad aprile"

Sul piatto del confronto sottotraccia si dispiegano le spinte leghiste a proporre Fabio Romito candidato se non sarà trovato un profilo unitario adatto a tutti. L'alternativa sarebbero le primarie: "La nostra proposta politica è quella più credibile - spiega il segretario regionale della Lega, Andrea Caroppo - . Se gli alleati vorranno condividerla ci farà molto piacere. Siamo disposti a confrontarci anche con uno strumento come le primarie" per il quale però, servono modi e tempi certi, al momento per nulla definiti. Maggio non è dietro l'angolo ma i mesi stanno passando rapidamente: "Tavolo con un limite temporale? - aggiunge Caroppo -. Ritengo che non siamo in ritardo. L'unico limite perentorio è quello della scadenza delle liste, prevista per il 24 aprile del 2019. Sono convinto che ci arriveremo con la migliore proposta politica". Il consigliere regionale ha poi espresso un parere sull'altro tavolo dalla parte del centrosinistra, quello delle civiche allargate ad esponenti già di centrodestra (Cassano e Di Cagno Abbrescia) che ieri si è incontrato con Emiliano: "Vedremo quante andranno in porto" sottolinea Caroppo.

La 'guerra' dei sondaggi

La 'guerra' tra i due schieramenti, però, si fa anche a colpi di sondaggi: alla rilevazione pubblicata sulla stampa barese nei giorni scorsi, nella quale Decaro veniva dato al 52%, la Lega ha opposto un'altra realizzata da Tecnè su un campione di 1000 persone, lo scorso 19 ottobre. Secondo i numeri, il 71,2% degli intervistati ha espresso un giudizio negativo sul governo della città. Per il 54,4% la qualità della vita a Bari negli ultimi anni è rimasta invariata e per il 42,5% è peggiorata: "Sono cifre - sostiene Fabio Romito - in linea con le aspettative dei baresi ed è arrivato il momento di voltare pagina". 

Lega pesca anche nei Municipi

Proprio Picaro supporta fin da subito le politiche del suo nuovo partito: "C'è stato un disinteresse totale da parte dell'amministrazione cittadina alle nostre ordinanze su daspo urbano e anti-prostituzione. Vorremmo intraprendere delle azioni shock per alleviare le tasse e tariffe comunali, al momento tra le più alte d'Italia". Un passaggio, quello di Picaro, dopo un "lungo corteggiamento" come ha spiegato con il sorriso il segretario barese della Lega, Enrico Balducci, al quale seguirà un lavoro sui "segmenti civici per fare un grande schieramento che possa portare alla vittoria finale". In quest'ottica, la Lega presenterà tra 2 settimane i consiglieri municipali che, in questi giorni, stanno transitando nel movimento guidato da Matteo Salvini, segnale di come il cuore del centrodestra stia cambiando pelle. 

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