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Legge contro il gioco d'azzardo, via libera del Consiglio regionale

Approvata la legge sulle ludopatie proposta dai gruppi La Puglia per Vendola e Sel. Le sale giochi dovranno rispettare una distanza minima di 500 metri da ospedali, scuole e centri di aggregazione giovanile

La legge regionale sul Gioco d'azzardo patologico (Gap) è realtà. Come annunciato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, la legge, proposta dai gruppi La Puglia per Vendola e Sel, ha ottenuto l'approvazione all'unanimità durante la seduta odierna.

STOP ALLE SALE GIOCHI ACCANTO A SCUOLE E PARROCCHIE - La norma prevede, oltre ad una serie di interventi di formazione ed informazione per contrastare il fenomeno delle ludopatie, anche il divieto di aprire sale giochi e slot machine ad una una distanza inferiore a 500 metri da luoghi "sensibili" come scuole, chiese, oratori, centri giovanili e sociali. Inoltre si prevede che il rinnovo delle autorizzazioni già esistenti (il termine di cinque anni decorrerà dall'entrata in vigore della legge) potrà essere concesso solo se l'esercizio osserverà i requisiti previsti dalla normativa regionale.

STRALCIATI GLI INTERVENTI SANITARI - Dalla legge è stata invece stralciata la parte relativa alla copertura finanziaria per gli interventi sanitari e i livelli assistenziali relativi alla terapia della ludopatia cronica, poiché la Regione Puglia è ancora sottoposta a Piano di rientro. Proprio questo punto aveva già fatto slittare l'approvazione della legge.

"IMPEGNO CON IL GOVERNO" - "Stiamo lavorando – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna – perché anche dalla nostra Regione venga inviato un chiaro segnale al governo nazionale, nei confronti di un fenomeno sempre più preoccupante, la ludopatia, un disturbo della volontà che diventa una dipendenza".

LA BATTAGLIA DEI GENITORI DI SAN CATALDO - L'approvazione della legge arriva a qualche settimana di distanza dalla mobilitazione dei genitori di una scuola del rione San Cataldo, che avevano lanciato una petizione per chiedere a Comune e Regione di bloccare l'aperta di una sala giochi proprio a pochi metri dall'edificio scolastico.  

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