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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Michele Caradonna: "Che fine ha fatto l'albo dei volontari della città di Bari? Io costretto a segnalare l'inadempienza al prefetto"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Il Consiglio comunale di Bari nella seduta dell'12 novembre 2014 ha approvato, a maggioranza, (con 26 voti a favore e 1 astenuto) la costituzione dell'Albo dei Volontari. La proposta era stata avanzata qualche mese prima con una mozione dal consigliere comunale Michele Caradonna, primo firmatario con altri 18 consiglieri.

A distanza di un anno e mezzo, nulla è stato ancora fatto e sono stato purtroppo obbligato dalle circostanze a scrivere al sindaco di Bari Antonio Decaro per conoscere le reali intenzioni e i tempi di attuazione per l'istituzione dell'Albo dei Volontari e relativo regolamento attuativo, e segnalare al Prefetto di Bari S.E. Carmela Pagano, l'inadempienza.

E' opportuno sottolineare che in questi 16 mesi la 6^ Commissione Consiliare con note a firma del Presidente, inviate al sindaco Decaro, del 20/11/2014- 28/04/2015 - 30/07/2015 - 23/09/2015 e 13/11/2015 ha esternato la propria disponibilità a redigere le linee guida e utili per il prosieguo della costituzione dell'Albo dei volontari. Note alle quali non è mai giunta una risposta.

Premesso ciò, - Caradonna spiega che - Il volontariato ha un ruolo determinante nell'esercizio di una vera cittadinanza attiva dove con questo termine si vuole indicare la partecipazione del cittadino alla vita civile del suo Paese. Questo concetto infatti non si discosta poi molto da quello di solidarietà così come sancito nell'articolo 2 della nostra Costituzione. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Per questo è fondamentale rendere partecipi i cittadini includendoli nei processi decisionali, ed operativi. L' Albo dei volontari, nei comuni in cui è stato realizzato sta dando ottimi risultati. Mi chiedo cosa ne impedisca l'istituzione. Nella nostra città, così come da delibera comunale del 12 novembre 2014 è stato previsto di aprirlo a tutti i cittadini che vogliono impegnarsi gratuitamente per la propria città, mettendo a disposizione il proprio tempo, le proprie competenze e le proprie capacità al fine di supportare la promozione di iniziative di carattere educativo, sociale, sportive e culturali promosse dall'Amministrazione comunale. I cittadini che vogliono quindi svolgere attività di volontariato, potranno seguire un breve periodo di formazione, gratuita sia per il personale che per l'ente, con tematiche inerenti al servizio in cui verranno impegnati. E' ovvio che le attività di volontariato non avranno carattere sostitutivo di strutture o servizi i competenza del Comune o di mansioni proprie del personale dipendente del Comune. Le attività anche se, continuative, rivestirebbero carattere di occasionalità.

I cittadini iscrivendosi mettono a disposizione di altri le proprie competenze e capacità per supportare la promozione e la sensibilizzazione di iniziative di carattere educativo, sociale sportivo o culturale promosse dall'Amministrazione comunale. Se i genitori si dedicano a forme di cittadinanza attiva, o sono impegnati in forme di volontariato, anche i figli impareranno il rispetto del prossimo e il desiderio di partecipare attivamente alla vita della propria città. Se un adulto sia esso genitore, sorella o fratello, nonna o nonno, si impegna in attività di solidarietà verso i meno abbienti, gli immigrati o i diversamente abili, il bambino quasi sicuramente imparerà il rispetto delle differenze, la tolleranza e l'integrazione e diventerà un adulto responsabile. La nostra città non può cambiare se non iniziamo noi con i nostri comportamenti ad avviare una fase di cambiamento. Non è solo l'implementazione dei servizi che può far cambiare la città ma siamo noi cittadini che dobbiamo farlo con il nostro esempio utile anche per l'educazione delle nuove generazioni. E questo è un aspetto che non dobbiamo sottovalutare. Ed è proprio in questo senso che si inserisce la proposta della creazione dell'Albo dei volontari che diventa anche uno strumento educativo utile soprattutto per le nuove generazioni.

La commissione di cui sono componente, ha da subito dato immediata disponibilità all'unanimità per la costituzione del regolamento. In questo anno e mezzo - sottolinea Caradonna - nonostante i frequenti solleciti per la redazione del regolamento dell'Albo dei Volontarie, nessuno a mai risposto, nella totale mancanza di rispetto verso una delibera.

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