Migranti egiziani rimpatriati, l'Idv presenta un'interrogazione

Non si placano le polemiche sul caso dei 151 immigrati egiziani bloccati domenica notte al largo di Bari, 71 dei quali sono stati rimpatriati con un volo charter nelle prime ore di martedì. A scatenare la discussione sul trattamento riservato ai cittadini egiziani era stato lunedì sera lo stesso presidente della Regione Nichi Vendola, che oltre ad essersi opposto al rimpatrio coatto degli immigrati aveva anche denunciato il divieto imposto dalle forze di polizia alle associazioni umanitarie di avere contati con gli immigrati fermati.

Una circostanza confermata ieri pomeriggio da una nota congiunta delle tre associazioni (Unhcr, Oim e Save the Children) che aderiscono al progetto Preasidium finanziato dal ministero dell'Interno e nato proprio con l'obiettivo di fornire informazioni e orientamento a coloro che arrivano via mare, individuare gruppi vulnerabili quali richiedenti asilo, minori non accompagnati e vittime di tratta.

In seguito a queste denunce il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, ha fatto sapere che presenterà un'interrogazione urgente al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per chiedere contezza del comportamento messo in atto dalle forze di polizia.

"Gli immigrati clandestini - ha sottolineato il senatore Idv - hanno il diritto di ricevere assistenza dalle organizzazioni del progetto Praesidium. Questo non è avvenuto in occasione dell'arrivo di 150 migranti provenienti dall'Egitto e sbarcati ieri a Bari, 71 dei quali rimpatriati subito dopo la conclusione delle attività ispettive e di identificazione. A quanto denuncia l'Unhcr, l'assistenza ai migranti che sbarcano in Puglia, Calabria e Sicilia provenienti dall'Egitto, con l'eccezione di Lampedusa, viene sistematicamente vietata".