Poca liquidità per le imprese? La proposta del M5S: "Introdurre in Puglia la moneta complementare"
L'idea è del consigliere regionale Antonio Trevisi: "Le imprese pugliesi acquisterebbero e vendererebbero beni e servizi senza esborso di denaro, attraverso un sistema di compensazione di crediti e debiti commerciali a tasso zero"
Una 'moneta complementare' per permettere alle imprese pugliesi di acquistare e vendere beni e servizi "senza esborso di denaro, attraverso un sistema di compensazione di crediti e debiti commerciali a tasso zero", riducendo così la loro l'esposizione creditizia nei confronti delle banche e aumentare gli scambi commerciali. La proposta è del consigliere M5S alla Regione, Antonio Trevisi, e ricalcherebbe il 'Sardex' avviato proprio in Sardegna.
Come funzionerebbe il Pugliex
Il nome ipotizzato, neanche a dirlo, potrebbe essere 'Pugliex': "Immaginiamo - spiega Trevisi -che l’azienda pugliese X abbia 1.000 bottiglie di vino da vendere per il valore di 15.000€, prima di poter usufruire di liquidità da reinvestire dovrebbe attendere di venderle. In alternativa potrebbe chiedere di entrare nel circuito della 'moneta complementare' pugliese dove verrebbe ammessa solo dopo che il gestore (selezionato con bando pubblico e sotto il controllo della Regione) ne abbia verificato la virtuosità (ad esempio secondo requisiti di impatto ambientale o di trattamento dei lavoratori). Il primo vantaggio immediato è che quest'azienda riceverebbe da subito una liquidità a tasso zero in termini di 15.000 'Pugliex' (il rapporto con l'Euro è 1:1) da investire magari in pubblicità o altre attività acquistate da altri soggetti aderenti al circuito, generando sin da subito, ricchezza senza dover attendere di convertire quel corrispettivo in denaro con la vendita delle 1000 bottiglie". Per il M5S, gli altri vantaggi riguarderebbero il potenziamento della filiera locale attraverso un incentivo alla 'virtuosità' delle aziende che "solo così potrebbero usufruire del Pugliex".
"Fronteggiare la crisi di liquidità"
Per il consigliere, sarà così possibile "attuare il modello dell’economia solidale nel sistema produttivo ed economico locale. Con questa proposta vogliamo fronteggiare la crisi di liquidità generata dal clima di sfiducia ormai diffuso tra gli operatori, permettendo loro di dotarsi di strumenti di scambio meno esposti al rischio in cui incorre la moneta ufficiale. In questa situazione, l’introduzione di un sistema di compensazione regionale complementare e multilaterale, su base volontaria, può favorire la ripresa dell’economia locale creando benefici potenziali per le imprese in termini di riduzione del fabbisogno di capitale circolante. Tutti i soggetti potranno collaborare al processo produttivo, verrà rafforzato il legame con il territorio e la fiducia reciproca tra gli operatori e ridimensionato il ruolo del mercato, anche con la creazione di nuovi posti di lavoro".