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Venerdì, 26 Aprile 2024
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NOMINA DEL PRESIDENTE DELL’ENTE PARCO DELL’ALTA MURGIA: UNA SCELTA IN “SOLITUDINE”

il presidente della consulta per l'Ambiente del Comune, Elvira Tarsitano, denuncia la mancanza di condivisione nella nomina del presidente dell'Ente Parco Alta Murgia da parte della Regione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

NOMINA DEL PRESIDENTE DELL’ENTE PARCO DELL’ALTA MURGIA: UNA SCELTA IN SOLITUDINE

Quello del perseguire con coerenza e determinazione, a favore della comunità e non delle lobby, le politiche ecologiche è la discriminante tra il centrodestra ed il centrosinistra: il diverso approccio nel perseguirle distingue tra chi nel centro-sinistra vuol lavorare per il futuro della terra ed i suoi abitanti e non solo per quei pochi privilegiati del primo mondo, copiando in “malo” modo politiche di destra.

L’ECOPOLITICA, quella delle idee della sostenibilità dello sviluppo della nostra società in armonico rapporto con la natura; cooperanti e non conflittuali nei confronti dei sistemi naturali, a cui devono adattarsi i sistemi sociali ed economici e non viceversa, passa anche attraverso la scelta condivisa delle nomine “politiche

Se è vero che si deve partire dall’ecocittadinanza attiva e sviluppo consapevole, che deve essere alla base di un nuovo regime politico, appunto la democrazia partecipativa, affinché i cittadini siano informati e formati alle attività civiche; che dovrebbero avere più tempo da dedicare alla loro attività di governo per controllare i loro rappresentanti e governanti, da scegliere con le primarie, come possiamo accettare che la nomina del Presidente dell’Ente Parco dell’Alta Murgia sia fatta in “solitudine” senza una democratica condivisione.

Tale scelta appare come un triste connubio tra meritocrazia e competizione che tanto ricorda il “darwinismo sociale” di spenseriana memoria, che non ha proprio motivo di esistere. La parola meritocrazia ancora una volta viene erroneamente declinata per descrivere una società dove salute, ricchezza e stato sociale sono raggiunti attraverso la competizione e dove quindi il criterio di "merito" può di fatto sparire.

Questo è in contrapposizione con una politicanuova” per un “nuovo” governo in Italia ed in Puglia, in particolare, non burocratizzato, non fatto di tessere, ma sistemico, fatto di relazioni interpersonali, plurime che permettano lo scambio di esperienze e contributi.

Un governo regionale che non concede la possibilità, ma anzi esorta i giovani e le donne, in particolare, a partecipare e a dare la propria disponibilità al cambiamento di questo paese. Un’idea di politica, non gerontocrizzata e gerarchizzata, non fluida ed evanescente, ma strutturata come una rete di nodi in cui tutti si sentano rispettati, considerati e mai emarginati.

Infatti, come in natura, un ecosistema ha bisogno di biodiversità per poter permettere la sua sopravvivenza, ed ogni specie ha la sua “nicchia ecologica”, il suo spazio vitale, così il governo regionale pugliese, deve poter contare sui contributi di tutti i suoi rappresentanti e dare loro la possibilità sempre di potersi esprimere e rendersi visibili.

Un governo regionale pugliese cooperativo ed interattivo, proprio come accade in natura, e che ha come unico obiettivo il miglioramento della qualità della vita dei suoi cittadini e non il consolidamento di rendite di posizione che tanto sanno di insana, e per niente etica, vecchia politica.

Ecco perché non è condivisibile il metodo utilizzato dal governatore pugliese nella nomina del presidente dell’Ente Parco dell’Alta Murgia.

Il governo regionale pugliese, può e deve dare una grossa spinta a scelte condivise per poter cooperare, e non solo competere, per il benessere della comunità non solo nostrana ma globale, rammentandosi del concetto di sobrietà e di limite ed abbandonando quello della logica dei bisogni superflui ed insostenibili. Questo in maniera non congiunturale ma profondamente strutturale.

Questa è la politica che mi piacerebbe avere e contribuire a creare in Puglia e nel paese.

Elvira Tarsitano

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