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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Nucleare, la Consulta accoglie il ricorso della Regione Puglia

La Corte costituzionale ha stabilito che in materia di produzione e distribuzione dell'energia il Governo sia tenuto a trovare un'intesa con le regioni, senza la possibilità di ricorrere a poteri sostitutivi

Le amministrazioni regionali hanno il diritto fondamentale di tutelare in tutti i modi la salute dei cittadini e l'integrità del territorio in cui essi vivono. La Consulta ha così accolto in parte il ricorso contro il decreto governativo sulle misure urgenti in materia di energia, presentato nei mesi scorsi dalle Regioni Toscana, Puglia e dalla Provincia autonoma di Trento.

La sentenza della Corte costituzionale, che boccia parzialmente il  decreto-legge 8 luglio 2010, n. 105 , arriva in un momento in cui il Governo nazionale ha deciso di sospendere temporaneamente il ritorno al nucleare sull'onda delle preoccupazioni suscitate dal disastro di Fukushima. La Consulta ha ribadito che "per la trasmissione, la distribuzione e la produzione dell’energia e delle fonti energetiche che rivestono il carattere strategico nazionale, il Governo debba obbligatoriamente trovare l’intesa con le Regioni, senza poter far ricorso a poteri sostitutivi". Ciò significa che, in assenza di un pieno accordo con le Regioni, il Governon non potrà attuare autonomamente politiche energetiche che coinvolgano in maniera diretta i diversi territori regionali.
 

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