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Palese, il Consiglio si spacca sul commissario

Emiliano pressato dai partiti per la scelta di Lomoro. Ma si va verso una soluzione a costo zero

Bagarre in consiglio comunale. A tenere banco è il problema della presidenza della I circoscrizione Palese-Santo Spirito, attualmente vacante dopo le dimissioni di Erio Di Liso. Il sindaco di Bari non ha potuto confermare il commissariamento, anche perché tra le file della maggioranza consiliare non c’era una comune visione su come operare.

E’ chiaro che l’appetito di una poltrona di comando finisce con l’avere un certo peso, specie in un periodo in cui i bilancini dei partiti sono da leggere in chiave elettorale. Emiliano ha perso le staffe quando ha compreso che la maggioranza non aveva i numeri per andare avanti con l’ordine del giorno.

Secondo quanto previsto dalla legge, nel rione a nord di Bari si dovrà rivotare entro e non oltre il 30 gennaio. Occorre nominare subito un commissario che possa gestire la transizione fino alla proclamazione di un nuovo presidente, il quale rimarrebbe in carica fino alle prossime elezioni e cioè per poco più di 12 mesi. Ieri Emiliano ha incontrato alcuni consiglieri circoscrizionali della maggioranza. Quasi tutti erano d’accordo nel nominare commissario Vincenzo Lomoro. Una proposta che ha lasciato perplesso il primo cittadino, che invece punterebbe su una scelta tecnica interna all’amministrazione, per permettere al Comune di risparmiare. In questo senso il nome in cima alla lista del sindaco sarebbe Angelo Pansini.

La situazione si è surriscaldata quando Emiliano ha compreso che la maggioranza, presentatasi con 27 consiglieri, ha finito col non avere i numeri adeguati per approvare altre questioni, tra cui un debito fuori bilancio di 1,2 milioni di euro dovuti ai progettisti del palagiustizia di via della Carboneria. Emiliano uscendo ha incontrato una piccola delegazione di giornalisti e rivolgendosi ai consiglieri gli ha richiamati in modo deciso: “Vi sarà chiesto conto di quello che fate”.

L’aria è divenuta sempre più tesa e su Palese tutto si è concluso con un nulla di fatto. Il rione a nord di Bari dovrà aspettare che il giro delle consultazioni del primo cittadino si esaurisca. Anche se Emiliano appare deciso sul punto di non trasformare un vuoto di potere in una occasione “golosa” per i partiti. Ma per il sindaco il prezzo da pagare rischia di essere molto salato, soprattutto se ciò si tradurrà in una paralisi del Consiglio. Insomma, le elezioni si avvicinano. E i partiti sembrano pensare più al domani delle poltrone che all’oggi dell’azione amministrativa. A Palese, intanto, attendono una decisione.
 

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