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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Chiuse le Parlamentarie del M5S: 231 in corsa per i collegi baresi di Camera e Senato

Sono terminate ieri , non senza polemiche, le votazioni per la scelta degli aspiranti deputati e senatori. Sul web la protesta degli esclusi, tra cui quella dell'onorevole uscente Cariello

Nessuna proroga. Le 'Parlamentarie' del M5S, ovvero la consultazione online tra gli iscritti del Movimento per scegliere chi concorrerà per Camera e Senato alle Politiche del 4 marzo, sono chiuse, nonostante le polemiche degli ultimi giorni da parte chi non è riuscito a votare o non si è visto nella lista dei candidati.Esclusioni anche eccellenti, come quella del deputato bitontino Francesco Cariello, unico tra i 10 parlamentari pugliesi uscenti a non poter gareggiare per il Parlamento.

La posizione di Cariello

L'esponente grillino ha illustrato il suo punto di vista attraverso un post sulla sua fanpage Facebook, spiegando di essere stato escluso "per via di una condanna penale" a suo carico "di cui sia il gruppo parlamentare che lo staff del movimento erano già a conoscenza". Cariello aggiunge che "la condanna è stata estinta per via dei 'doppi benefici di legge' concessi dal giudice e per la natura politica della denuncia, in quanto attinente al mandato parlamentare. Infatti entrambi i certificati del casellario giudiziale (penale e carichi pendenti), depositati a supporto della auto-candidatura, risultano 'nulli' . Pur avendo chiesto un confronto sul merito, non mi è stata data la possibilità". Dal Movimento precisano che "in questa occasione, a differenza di quanto accaduto nel 2013, chi si è candidato ha sottoscritto un regolamento di iscrizione all'associazione Rousseau che esplicitava che tutte le candidature sarebbero state soggette ad un controllo preventivo da parte del capo politico e del suo staff". Quest'ultimo ha effettuato controlli in base ai requisiti richiesti per la candidatura e alle segnalazioni raccolte del team nei cinque anni e fornite dagli attivisti. Porte praticamente chiuse, dunque, a meno che gli esclusi non decidano di andare per vie legali. Tra le voci baresi di chi non è stato inserito nell'elenco si segnala anche quella dell'attivista e avvocato Giampiero Milone, sfogatosi su Facebook ipotizzando tra le cause dell'esclusione "quella di aver scelto di non rinunciare al mandato contro un portavoce rinviato a giudizio".

Crescita esponenziale dei candidati

La chiusura delle votazioni è stata confermata da un messaggio di Beppe Griillo sul suo blog. Era circolata l'ipotesi di uno slittamento alla mattinata di oggi per via dei numerosi problemi segnalati dagli attivisti per esprimere le proprie preferenze. La linea seguita I numeri delle Parlamentarie, in ogni caso, sono molto più grandi rispetto a quelli di cinque anni fa, segno evidente di una maggiore diffusione del Movimento in termini di attivisti: in Puglia c'è stato un aumento dell'850% delle domande con 527 aspiranti deputati e senatori rispetto ai 62 del 2013. Per i collegi baresi 51 attivisti in corsa per Montecitorio (tra cui gli uscenti Giuseppe Brescia e Giuseppe L'Abbate) e ben 180 per palazzo Madama (nella lista anche il senatore Lello Ciampolillo). Domenica, nel corso della kermesse di Pescara si conosceranno i nomi e la composizione delle liste che terranno conto anche del complicato 'puzzle' rappresentato dalle quote di genere. Quindi il via ufficiale alla campagna elettorale.

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