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Regionali, la coalizione si allarga ma il Ppi si divide: l’ex ministro Mauro con Emiliano

Ieri l'ufficializzazione dell'accordo. Il partito nato dalla scissione con Scelta Civica si schiera con l'ex sindaco di Bari. Ma il senatore Salvatore Di Maggio annuncia l'appoggio a Francesco Schittulli. Scoppia il caso Maurodinoia: si candida nel Pd o nelle liste civiche?

Dal Partito comunista d’Italia all’alleanza con il partito Popolare d’Italia. Compresa l’adesione dell’ex ministro di Scelta Civica, Mario Mauro. La coalizione che sostiene la candidatura di Michele Emiliano si allarga giorno dopo giorno. Come promesso dall’ex sindaco di Bari, non sono stati costruiti ostacoli identitari in quanto l’unica richiesta è quella di aderire al programma che si sta costruendo in questi mesi nelle varie sagre. “Ho un progetto di governo rivoluzionario che non vorrei trovasse dei limiti nel consiglio regionale”, ha chiarito l'ex sindaco di Bari. Certo è che non pochi stanno esprimendo critiche al metodo Emiliano, soprattutto quanti gravitano più a sinistra, i quali ritengono che tale prassi rischi di snaturare nel profondo la storia del centrosinistra pugliese.

La lista capitanata dall’ex ministro Mauro sta adoperando strategie diverse nei vari territori. In Campania sostiene il candidato del centrodestra Caldoro, In Veneto è con Tosi (appoggiato anche da Fitto), in Puglia una parte sostiene Emiliano, mentre il senatore di Ppi Salvatore Di Maggio ha già dichiarato che il suo candidato è Francesco Schittulli. Dopo l’esperienza con il governo Monti, Mario Mauro decise di abbandonare per entrare nel Gruppo Autonomie Locali. “Costruiamo alleanze variabili nell’interesse dei cittadini che chiedono a chi li governa di risolvere problemi, non di che colore hanno il cappello”, spiega la sottosegretaria di Angela D’Onghia.

Per Emiliano rimane però una gatta da pelare ed è rappresentata dalle liste. Anita Maurodinoia, ex consigliera del Movimento Schittulli, famosa per aver incassato oltre tremila preferenze nelle scorse comunali, sembra voglia parte della sfida elettorale. Pochi mesi fa si consumò uno strappo con l’oncologo barese e ciò determinò la fuoriuscita dal movimento e la costituzione di un nuovo gruppo agganciato alla maggioranza Decaro. La Maurondinoia non ha mai nascosto l’ambizione a raggiungere lo scranno di presidente del consiglio comunale, ma dopo che Di Rella (Pd) ha dichiarato che non si candiderà più alle regionali, tutto è cambiato.

Da qui l’idea di Emiliano di candidarla per una poltrona in quel di via Capruzzi. Ma in quale lista? Nel Pd non in pochi mugugnano all’idea che una ex schittulliana possa essere collocata nella lista, ma le liste civiche che sostengono la corsa di Emiliano sembrano tutte esaurite e con posizioni da salvaguardare, soprattutto quella dell’ex prefetto Antonio Nunziante che Emiliano vorrebbe vicino a sé laddove dovesse vincere le elezioni dei 31 maggio.

Tutto si dovrà sbrogliare nei prossimi giorni. Intanto i grillini lanciano un appello affinché chiunque sia raggiunto da una richiesta di voto di scambio possa denunciarlo attraverso posta elettronica al M5S: “Ci occuperemo noi di denunciarlo all’autorità competente”

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