Congresso Anm, Mattarella a Bari. Sabelli: "No a semplificazioni sulla Giustizia"
Il Capo dello Stato, accolto dalle scolaresche, è giunto al teatro Petruzzelli per l'assemblea dell'Associazione Nazionale Magistrati, in programma fino a domenica nel capoluogo pugliese. Centro cittadino blindato
Alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è stato inaugurato, questa mattina, nel teatro Petruzzelli di Bari, il XXXII Congresso dell'Associazione Nazionale Magistrati, in programma nel capoluogo pugliese da oggi a domenica, organizzato sul tema della 'Giustizia, economia e tutela dei diritti. Il ruolo del giudice nella società che cambia'. Il presidente della Repubblica è stato accolto, all'ingresso del politeama, da alcune scolaresche che lo hanno salutato con bandiere tricolori, per poi prendere posto in platea accompagnato dal presidente Anm, Rodolfo Sabelli, dal governatore pugliese Michele Emiliano e dal sindaco di Bari, Antonio Decaro. Blindato il centro della città, con transenne attorno al teatro e variazioni dei percorsi per i mezzi pubblici. Mattarella ha ricevuto in dono una bottiglietta contenente la manna di San Nicola e un libro sulla vita del Santo.
Sabelli, alla presenza delle più importanti autorità del mondo giudiziario nazionale, tra cui il vicepresidente Csm, Giovanni Legnini, ha affermato, nella sua relazione introduttiva, che i magistrati attendono dalle istituzioni politiche “riforme coraggiose e di sistema, che evitino scelte affrettate, rivolte a esigenze più contingenti e d’immagine che strutturali. Occorre resistere – ha aggiunto - alla tentazione di cedere a superficiali semplificazioni, oggi così diffuse, piuttosto che affrontare con coraggio la complessità dei problemi”, ricordando nella sua relazione, Rosario Livatino, ma gistrato assassinato 25 anni fa dalla Mafia, citando il ruolo del giudice nella società che cambia: “Nelle Sue parole – ha detto - troviamo i temi che ancora impegnano la nostra riflessione: i rapporti fra il magistrato e l’economia e fra il magistrato e la politica, la credibilità della nostra funzione, il problema della responsabilità”. I magistrati, ha poi sottolineato Sabelli, sono " consci dei pericoli che potrebbero venire dall’immagine, facile e falsa, di un’associazione raffigurata come espressione di una corporazione rivendicativa, tutta volta alla difesa dei propri privilegi, immagine purtroppo sostenuta e rilanciata da più parti, in una consapevole strategia di delegittimazione".
In precedenza, sul palco del Petruzzelli, ha preso la parola il primo cittadino barese, Antonio Decaro, il quale ha rimarcato come Bari sia “una città del Sud che non si è arresa alla Mafia ricostruendo uno dei suoi simboli”, riferendosi proprio al teatro in cui si svolge il congresso. Il sindaco, citando alcuni efferati episodi criminosi avvenuti in città negli anni scorsi, ha voluto ricordare tre ragazzi uccisi Michele Fazio, Gaetano Marchitelli e Florian Mesuti e, quindi, “tutte le vittime innocenti delle mafie” perché “vogliamo dimostrare che questa città non appartiene e non apparterrà mai a chi pretende di affermare, con la violenza, le logiche del predominio mafioso”. Decaro ha inoltre fatto riferimento alla necessità di dotare Bari di un Polo Giudiziario, chiedendo “celerità, al Ministero della Giustizia per realizzarlo nella ex Caserma 'Milano-Capozzi' nel quartiere Carrassi”.
Il presidente della Giunta regionale pugliese, Michele Emiliano, dopo aver rivolto un pensiero ai Magistrati caduti e ricordato il presidente della Regione Siciliana, Piersanti Mattarella, fratello del Capo dello Stato, assassinato nel 1980 a Palermo, ha ringraziato i magistrati “per essere sempre in prima linea al fianco dei cittadini onesti e delle imprese che non si piegano, e per non esservi risparmiati mai, neanche nei casi meno eclatanti e quotidiani, lavorando nel penale e nel civile finanche nei periodi di ferie pur di smaltire l’arretrato dovuto alla scarsità di personale e mezzi”.