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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Primarie, Renzi "principe" di Bari. Vittoria anche per Emiliano: "Ma ora nessuno si monti la testa"

In Puglia plebiscito per il sindaco di Firenze. Solo a Foggia non conquista il 50% dei consensi. Ma a Bari la mozione Cuperlo non sfigura (25%). Terzo Pippo Civati. Michele Emiliano: "Abbiamo liberato il partito"

Forse l’ultimo appello. Il popolo delle primarie del Pd risponde presente con oltre due e milioni e mezzo di partecipanti per l’elezione del nuovo segretario nazionale. Un trend che trova conferme anche in Puglia dove in centomila hanno deciso di mettersi in coda ed esprimere la propria preferenza. Il sindaco di Firenze è il più suffragato in ogni regione d’Italia e la Puglia non vi fa eccezione. Nonostante nel tacco d’Italia Gianni Cuperlo riscuota oltre il 25% dei consensi (28.531 voti), il primo cittadino di Firenze sfiora il 60% delle preferenze con oltre 64mila voti. Pippo Civati in terza fila con il 15.96% delle preferenze ed oltre 17 mila voti.

A Bari il peso politico del sindaco Emiliano si è fatto sentire. Nonostante nelle primarie dello scorso febbraio avesse sostenuto Pierluigi Bersani, criticando aspramente Matteo Renzi, il sindaco di Bari da alcuni mesi è diventato l’esponente della “rinascita democratica” assumendo un ruolo strategico nelle scelte del Pd pugliese e traghettando in prima persona la mozione del suo collega fiorentino. In provincia di Bari si sono recate a votare 31.408 persone. A Renzi il primato con 18.526 voti (59,2%), meno della metà ne ha raccolti Gianni Cuperlo che comunque è riuscito a strappare il 27% dei consensi (8.451 voti) lasciando a distanza Civati con 4309 preferenze (13.7%). A Bari città la distanza tra Cuperlo e Civati è più sottile (18.9 contro 18.1) ma è sempre Matteo Renzi ad ottenere la vittoria con il 62.8%.

I RISULTATI SEGGIO PER SEGGIO A BARI E PROVINCIA

La tendenza è pressoché uguale in tutte le altre province fatta eccezione per Foggia, dove il sostegno dell’assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, a Pippo Civati condiziona non poco l’esito del voto. Il deputato lombardo raccoglie infatti il 29,9% delle preferenze, distanziato solo di un punto e mezzo percentuale da Cuperlo (che in Capitanata contava sul sostegno in lista dell’ex premier Massimo D’Alema). Renzi non supera il 50% fermandosi al 46,7%, un dato sorprendente se si guarda a quello che è accaduto nelle altre province italiane

Per Emiliano una vittoria personale che certo avrà un effetto anche sugli equilibri interni di via Re David. I cuperliani,  in primis Massimo D’Alema, hanno inviato messaggi chiari al sindaco circa l’incompatibilità tra i suoi incarichi di partito e la sua professione di magistrato (seppur in aspettativa). A vietare questa sovrapposizione ci sarebbe una  sentenza della Corte costituzionale su cui i cuperliani hanno parecchio insistito nei giorni scorsi. Le schermaglie continueranno anche nei prossimi giorni, anche se ora è il momento della festa e i toni sono quelli della tregua: “Chi ha vinto non deve perdere la testa. Noi abbiamo liberato il Pd, ma non ce ne siamo impadroniti: da oggi tutti si devono sentire a casa, soprattutto chi si sente minoritario”, afferma Emiliano in veste di presidente del Pd pugliese

“Noi abbiamo iniziato nel 2004 con un centrosinistra chiuso, asfittico per renderlo  un grande luogo per i baresi, per come i baresi sono, non per come avrebbero dovuto essere secondo le teorie del socialismo reale. Abbiamo cercato la Bari che esiste”. Ora si attende l’annuncio del candidato sindaco del Pd. Il renziano Antonio Decaro è pronto. Quando l’ufficialità? Quando le primarie?

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