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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Primarie, Renzi a Bari: "Sento che Vendola non vincerà, con noi tanta gente"

Il sindaco di Firenze nuovamente a Bari in vista della sfida di domenica prossima: "Con me pochi dirigenti, ma molta gente"

A cinque giorni dal voto per le primarie del centrosinistra Matteo Renzi torna a Bari. Il sindaco di Firenze ha incontrato i suoi sostenitori questo pomeriggio alla Fiera del Levante. Tanti i temi al centro del suo intervento, dalla legge elettorale alla riforma amministrativa. Ma soprattutto Renzi ha colto l'occasione, rispondendo alle domande dei giornalisti, per replicare a distanza  alle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dal leader di Sel Nichi Vendola, che lo ha definito "un battutista non di sinistra" e si è detto convinto di vincere le primarie.

L'ATTACCO A VENDOLA - "Non dimentichiamo - ha commentato Renzi - che Nichi Vendola é uno di quelli che ha mandato a casa il governo Prodi nel '98: chi e' più di sinistra, chi manda a casa il governo Prodi o chi lavora per l'Ulivo?". Così il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha risposto, stasera a Bari, a chi gli chiedeva di commentare le dichiarazoni del leader di Sel, Nichi Vendola, che lo ha definito "un battutista non di sinistra".
"Andando in giro per l'Italia - ha poi aggiunto - comincio e continuo ad avere la sensazione che Nichi non vincerà questa partita".

"CON NOI TANTA GENTE" - "Dovessi guardare al gruppo dirigente direi che con me ci sta una percentuale bassissima (l'1, il 2 o il 3 per cento) del partito. Credo che domenica invece vedremo che con noi sta molta più gente". "Ho sentito Michele Emiliano, ma con luì c'é antico rapporto di consuetudine ed amicizia pur scalfito da qualche polemica. Emiliano voterà per Bersani alle primarie e non per me ma questo non toglie che ci sia un rapporto di amicizia, stima e di rispetto reciproco. Con Emiliano il rapporto è decisamente buono, con altri dirigenti del Pd il rapporto è meno buono ma io non sono qui per fare polemica". "Del resto - ha continuato - se guardo i dati del parlamento sono 12 i parlamentari tra deputati e senatori che stanno con me su oltre 300 del Pd. Evidentemente se dovessi guardare al gruppo dirigente direi che con me ci sta una percentuale bassissima (l'1, il 2 o il 3 per cento) del partito. Credo che domenica invece vedremo che con noi sta molta più gente. Gente che chiede di cambiare finalmente pagina e di guardare al futuro dell'Italia con più entusiasmo e coraggio".

"DOMENICA UNA SORPRESA" - "Sono pronto a vedere che tra qualche giorno, domenica sera, magari l’Italia si sveglia con una bella sorpresa". "Credo che in Puglia - ha aggiunto - naturalmente sarà per noi un po' più difficile, ma anche per questo sono venuto a dare un abbraccio e a dire grazie ai comitati che stanno lavorando per me. Perché se magari in alcune zone d'Italia in questo momento è più semplice stare a sostenere la mia candidatura, in altre regioni è un pochino più complesso". "Non è un caso - ha proseguito - che oggi sia in Puglia e domani vado in Emilia perché per motivi analoghi vado nelle regioni dei miei amici e competitors. Questa e’ la bellezza della sfida delle primarie". "Noi - ha concluso - stiamo facendo una sfida a viso aperto senza reti di protezione. Io ho detto che se perdo rimango dove sono, non mi accontento".

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