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Sel, Introna: “Sono il vincitore morale delle primarie”

Ancora aria di tensione nel partito guidato da Vendola. Eva Catizone si autosospende: "In atto una deriva verticistica"

“Ai compagni e agli amici che mi hanno votato e mi chiedono anche quali sono i progetti per il futuro, rispondo che sono una persona seria e che, pur amareggiato dal risultato delle Primarie, ribadisco di considerarmi il vincitore morale di queste consultazioni”. Onofrio Introna invita a tutti all’unità in vista delle prossime elezioni politiche, ma in una lettera manifesta tutto il suo malcontento per l’esito delle primarie che lo hanno visto sconfitto. Soffia ancora aria di tempesta in Sinistra ecologia e libertà (Sel) dopo le primarie dei parlamentari svolte lo scorso 30 dicembre. La partita è stata strutturata su collegi regionali, penalizzando quanti nelle provincie speravano di poter competere per un posto in Parlamento. Alla fine, bloccati nel listino il rettore dell’ateneo foggiano Giuliano Volpe e il fedelissimo Nicola Fratoianni, l’hanno spuntata Annalisa Pannarale e Dario Stefano, rispettivamente segretario regionale di Sel e assessore all’Agricoltura.
Oggi la direzione regionale a Bari metterà un punto definitivo sulle candidature pugliesi. L’alternanza di genere non sarà rispettata. Le prime due posizioni alla Camera saranno occupate da Vendola e Fratoianni, mentre al Senato dopo Stefano ci sarà il rettore Volpe. I seggi che scatteranno non saranno molti e pertanto la collocazione in lista diventa fondamentale. Arcangelo Sannicandro alla Camera rivendica la quinta posizione dopo Annalisa Pannarale (3°) e Toni Mattarelli (4°).
Le direzioni provinciali di Foggia e Brindisi sono in subbuglio e si rifiutano di presentare loro candidati, chiedendo che si faccia “chiarezza sui voti espressi nelle primarie” nei loro territori.

Introna invita a smorzare i toni e a pensare alla prossima campagna elettorale, ma la tensione non sembra dipanarsi all’interno del partito guidato da Vendola. I mal di pancia non ci sono solo in Puglia. Ieri Eva Catizone, componente dell’assemblea e della presidenza nazionale di Sel, ha inviato una lettera aperta a Vendola per comunicargli la sua autosospensione dagli organismi nazionali del partito “in netto contrasto con le modalità per la composizione delle liste per le prossime elezioni politiche”. La Catizone contesta che sia stata messa in discussione la decisione approvata a maggioranza dal coordinamento nazionale sui capilista alla Camera e al Senato. “Non si capisce quale organismo abbia modificato quel deliberato che è stato votato a maggioranza. E' una questione di metodo, di rispetto – prosegue la lettera – e di dignità delle istituzioni politiche che oggi io pongo, un problema che è di forma ma anche di sostanza”. La Catizone conclude la missiva parlando di “piega verticistica” del partito e commentando le sue dimissioni dall’Assemblea nazionale come “un atto di dignità”.  “Alla democrazia finta e alle decisioni prese da pochi – conclude - ho sempre preferito la condivisione, quella vera e non di maniera”.

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