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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Caso Arpal, in Regione arriva la proposta di legge per sopprimere l'agenzia: "È solo uno strumento elettorale nelle mani di Emiliano"

Il disegno normativo è stato presentato, in Consiglio, dal gruppo pugliese di Fratelli d'Italia: "I servizi e il personale dell'Agenzia possono essere assorbiti dal Dipartimento regionale per le Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione professionale, come succede in altre regioni"

"Da quando è stata istituita l’Arpal è servita più come strumento elettorale che per dare lavoro ai tanti disoccupati pugliesi. Per questo Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di legge per la soppressione dell’Arpal e l’assorbimento delle funzioni, servizi e personale nel Dipartimento regionale per le Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione professionale. Così come avviene in tante Regioni italiane che hanno soppresso le proprie Agenzie regionali per il lavoro". Sono queste le parole, affidate ad una nota congiunta, del gruppo regionale di Fratelli D'Italia a commento dell'iniziativa legislativa intrapresa nel contesto pugliese.

 "Come Fratelli d’Italia siamo sempre stati contrari all’istituzione dell’Agenzia, ancor di più nell’individuare prima un commissario e poi un direttore generale che fosse nominato dal presidente Emiliano più sulla base di un curriculum vitae politico che non tecnico-professionale - spiegano i rappresentanti pugliesi del partito guidato da Giorgia Meloni - Fin dal primo momento avevamo lanciato un allarme facile da avvertire: se alla guida dell’Agenzia che dovrebbe risolvere i problemi del Lavoro c’è un politico, la strumentalizzazione se non il mercimonio, specie durante le campagne elettorale di un bene così prezioso, era un rischio che era dietro l’angolo".

L'Agenzia Regionale per le Politiche Attive è da tempo nell'occhio del ciclone, le polemiche sono state acuite dalle vicende legate all'ex direttore generale Massimo Cassano, passato ultimamente dal partito 'Azione' all'Udc: "I voti del partito Popolare sono stati determinanti per la rielezione del presidente Emiliano - sottolineano sibillinamente i leader pugliesi di FdI - Oggi anche la sua maggioranza si è accorta che l’Arpal non poteva più essere gestita in questo modo e hanno addirittura fatto approvare una legge per rimuovere Massimo Cassano. Ora, per superare l’empasse che dura da nove mesi perché il centrosinistra non riesce a mettersi d’accordo sulle nomine del Cda, serve un po’ più di coraggio: basta nomine, basta populismo, basta poltrone. L'Arpal va soppressa, è giunto il momento di porre fine alla demagogia e al populismo, alla ricerca del facile e immediato consenso politico, mediatico, culturale. E’ giunto il momento di dare un taglio netto e di farlo nell’esclusivo interesse dei cittadini".

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