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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Provincia di Bari verso il no a piattaforma/discarica di materiali ferrosi a Bitonto

L'impianto previsto in località Colaianni non risulta conforme al Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

La Provincia di Bari intende negare l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) alla piattaforma integrata per il trattamento e il recupero di metalli da rifiuti con annessa discarica progettata in località Colaianni a Bitonto.

È quanto si legge nella nota che il Servizio Polizia Provinciale, Protezione Civile e Ambiente ha inviato, al termine della Conferenza di Servizi del 15 marzo 2013, alla Fer.Live srl di Spinazzola, società titolare del progetto.

La stessa comunicazione è stata inoltrata per conoscenza agli altri Enti interessati e partecipanti alla Conferenza di Servizi: Comune di Bitonto, Arpa Puglia, Asl Bari (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica - SISP e Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro - SPESAL) e Regione Puglia.

Alla base dell'annuncio di diniego una serie di motivi ostativi emersi al termine dell'istruttoria tecnica svolta dai competenti uffici provinciali, anche in base alle risultanze delle due Conferenze di Servizi, che si sono tenute l'11 dicembre 2012 e il 15 marzo 2013.

"In particolare - si legge nella nota - nell'ambito dei lavori della Conferenza di Servizi sono stati acquisiti i pareri contrari del Comune di Bitonto (parere di compatibilità urbanistica contrario sciogliendo la riserva di esprimersi in merito formulata nell'ambito del procedimento di VIA) e di Arpa Puglia, nonchè i pareri favorevoli con prescrizioni di Asl Bari SISP e Asl Bari SPESAL".

La Giunta comunale di Bitonto era intervenuta sulla questione alla vigilia dell'ultima Conferenza di Servizi (Delibera n.48 del 13/03/2013), facendo propri i pareri espressi in merito dai dirigenti interessati: l'ing. Remine a novembre 2011 aveva espresso, dal punto di vista ambientale, parere di massima favorevole, con esplicita riserva di esprimere il parere di compatibilità urbanistica sull'intervento proposto, formulato a dicembre 2012 dall'arch. Turturro in senso non favorevole.

Pareri e istruttoria tecnica hanno convinto la Provincia a orientarsi per un parere contrario al rilascio dell'AIA, dal momento che la piattaforma integrata per il trattamento e il recupero di metalli da rifiuti con annessa discarica per l'abbancamento di oltre 2.000.000 di metri cubi di rifiuti, non risulta conforme al Piano di gestione dei rifiuti speciali della Regione Puglia, in quanto la stessa ricadrebbe in un area classificata nel Piano Regolatore del Comune di Bitonto come "Zona agricola E1" (la Regione, invece, richiede che si tratti di zone di tipo D, industriali) e, comunque, sottoposta a vincoli paesaggistici (il bordo occidentale della cava è interessato dalla presenza di un corso di acqua pubblica e tutelato denominato 'Torrente Marisabella' e l'area del previsto impianto risulta limitrofa a un ciglio di scarpata sottoposto a prescrizioni nel Putt).

Sul piano strettamente procedurale, secondo quanto prevede l'art. 10bis della Legge 241/90, la Fer.Live ha 10 giorni di tempo dal ricevimento della nota, per presentare osservazioni ed eventuali documentazioni per superare le ragioni che sono alla base del rigetto della domanda di autorizzazione.

Successivamente la Provincia, se non perverranno osservazioni o se le stesse non saranno ritenute idonee a superare i motivi ostativi, potrà emanare il formale provvedimento negativo.

"Sono convinto - commenta il Sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - che la posizione sfavorevole all'impianto assunta dalla Provincia, supportata anche dal qualificato parere degli uffici comunali, possa chiarire le condizioni di una minaccia ambientale dagli esiti imprevedibili sul nostro già vessato territorio ".

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